Roma, la dipendente Atac si era data malata da un anno: gestiva un B&B alle Canarie

Open INTERNO

Tutto è cominciato quando la donna ha pubblicato un post su Facebook con tanto di link che rimandava al suo b&b: «Voglia di sole e relax?

Atac ha già aperto un’indagine interna per capire come sia potuto accadere e, dunque, quali conseguenze avrà.

Infatti, aveva aperto un b&b alle Canarie, esattamente a Puerto Rico.

L’Inps, intanto, ha dichiarato che i certificati finora ricevuti dalla capostazione – che attestavano la sua malattia – non fossero originali ma solo copie

Una seconda vita che le piaceva così tanto che non ci ha pensato un attimo a mostrarla a tutti sui social. (Open)

Su altre fonti

Aveva aperto un bed and breakfast alle Canarie nel 2020, ma continuava a percepire lo stipendio dall’Atac in Italia. A questo punto l’Atac ha deciso di sospendere la capostazione per “atti non conformi”, in riferimento alle attestazioni fasulle. (Il Fatto Quotidiano)

Con la pandemia qui si era bloccato tutto, ancora stiamo in allerta 4 per il Covid, non ho potuto iniziare prima. «Mi sono rotta la gamba qui, pensi, appena arrivata sull’isola, all’inizio del 2020. (ilmessaggero.it)

La donna, che ora è stata sospesa ma che rischia il licenziamento, è accusata di atti non conformi per i certificati medici non originali e di aver svolto un doppio lavoro, condizione vietata dal regolamento aziendale Una capostazione dell’Atac, l’azienda dei trasporti di Roma, da circa due anni inviava certificati medici asserendo di essere malata, mentre, in realtà, si trovava alle Canarie dove gestiva una casa vacanze. (ViviTenerife e ViviGranCanaria)

Direttamente da Puerto Rico de Gran Canaria, T. G., la capostazione dell’Atac «in malattia» dal marzo 2020, col B&B nelle isole subtropicali, non sembra troppo sorpresa dalla telefonata del cronista. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati (ilmattino.it)

La donna è però stata tradita, come spesso capita nell'attuale mondo social, da una foto postata su Facebook. Eppure la donna, capostazione per l’azienda capitolina dei trasporti, aveva continuato a percepire lo stipendio, secondo quanto riportato da il Messaggero nell'edizione di venerdì 10 settembre (Corriere dell'Umbria)

Ora rischia il licenziamento anche perchè il doppio lavoro è naturalmente vietato per il regolamento interno dell'azienda La donna però ha pubblicato alcune foto sui social network che la ritraevano al mare e così l'azienda ha fatto scattare l'indagine interna. (Sky Tg24 )