Perché dobbiamo uscire dalla logica bellicistica
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Il 24 agosto si sono compiuti i 30 mesi dall’invasione russa in Ucraina: due anni e mezzo di guerra, che devasta il Paese e rende la situazione internazionale pericolosamente instabile. Dalle notizie che giungono dal fronte russo-ucraino sembra che non si riesca a trovare una via di uscita dal conflitto. Lo scenario bellico si complica: da una parte l’offensiva ucraina nella regione di Kursk, dall’altra la crescente pressione nel Donbass dell’esercito russo, che avanza costantemente. (Avvenire)
Ne parlano anche altri giornali
In questa torrida estate le novità sono purtroppo poche. Come abbiamo scritto milioni di volte, l’obiettivo non è la vittoria, ma la destabilizzazione fine a se stessa della Russia, ottenuta con il sacrificio del popolo ucraino. (Contropiano)
Questo articolo sulla guerra Russia-Ucraina è pubblicato sul numero 37 di Vanity Fair in edicola fino al 10 settembre 2024. (Vanity Fair Italia)
Putin Trump Il professor Alessandro Barbero, alla domanda se la Storia ci ha mai insegnato niente, rispondeva: «Sì, l'unica cosa che mi sento di dire è che non bisogna mai invadere la Russia: l'ha fatto Napoleone e l'ha fatto Hitler e entrambi avrebbero dovuto capire che proprio l'invasione della Russia è stata l'inizio del loro declino». (Italia Oggi)
«Credo fosse Venezia. Una grande camerata dai pavimenti di marmo. (Corriere della Sera)
La guerra in Ucraina procede per cicli che si ripetono uguali nel tempo. Dopo l’inizio dell’efficace invasione ucraina nel Kursk, che ha evidenziato le falle della difesa russa, il conflitto sta rientrando in una nuova fase di entusiasmo, tanto che Volodymyr Zelensky è tornato a parlare addirittura di «vittoria». (Tempi.it)
Far capire loro che è inutile quello che hanno fatto. Il mio piano di vittoria mira esclusivamente a far sì che la Russia ponga fine alla guerra. (Corriere del Ticino)