Omicidio Chimenti 19 anni dopo: tre arresti - Cronaca - iltelegrafolivorno.it

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Le scadenze imposte dagli «strozzini» erano settimanali, quindicinali o mensili, indicate in gergo dagli indagati come «settimane» e «mesate».

La vittima avrebbe corrisposto 1.000 euro al mese, in due tranche pagate ogni 15 giorni, e 150 euro a settimana a titolo di interessi, per un totale di 1.600 euro mensili

Secondo la ricostruzione degli inquirenti le vittime maturavano anche interessi passivi da corrispondere unitamente alla quota-capitale, allo stato quantificati in 150 euro a settimana. (IL TELEGRAFO Livorno)

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E l’omicidio di "Cacciavite", ex calciatore di talento con qualche vizio di troppo, maturò proprio nel mondo del gioco d’azzardo più spregiudicato, quello che non perdona. Vent’anni fa il gioco d’azzardo era gestito da gruppi criminali che si facevano la guerra per dominare la rete della malavita. (La Nazione)

Gli sviluppi: scoperto giro di usura. Le indagini sulla morte di Chimenti si intrecciano con quelle di un giro di usura scoperto a Livorno Livorno, 13 settembre 2021 - Diciannove anni dopo, ci sono degli arresti per l'omicidio di Alfredo Chimenti, detto Cacciavite, ucciso a Livorno la sera del 30 giugno 2002: tre persone che avrebbero partecipato a vario titolo all'agguato. (La Nazione)

Per questo omicidio, su ordine del Gip presso il Tribunale di Livorno, i carabinieri hanno arrestato 3 persone. Il movente, secondo gli inquirenti, sarebbe da individuare nei contrasti nel mondo delle bische clandestine e del gioco d'azzardo (Adnkronos)

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 11.45 odierne nei locali del Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno Lo rendono noto i carabinieri in un corposo comunicato stampa inviato alle redazioni il mattino di lunedì 13 settembre. (QuiLivorno.it)

Oggi un collaboratore di giustizia fa i nomi dei tre responsabili e spiega che si trattò di rivalità tra gestori di bische clandestine, legate alla mafia e all’estrema destra. A perdere la vita nell’agguato fu Alfredo Chimenti, detto “Cacciavite”, molto conosciuto all’epoca nell’ambiente criminale toscano. (Fanpage.it)

I reati contestati, a vario titolo, sono: omicidio premeditato, associazione per delinquere, usura aggravata, estorsione aggravata e porto abusivo di armi da sparo. (Livorno Press)