Prescrizione, in aula l’odg della maggioranza: “Tempi del processo saranno in linea con media…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

La stessa cosa che stava facendo il precedente esecutivo, ma in questo modo l’ex presidente della Consulta ha evitato che la nuova maggioranza andasse subito in pezzi.

), assicurando al procedimento penale una durata media in linea con quella europea, nel pieno rispetto della Costituzione, dei principi del giusto processo, dei diritti fondamentali della persona e della funzione rieducativa della pena”. (Il Fatto Quotidiano)

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Il testo prevede la sospensione della legge in vigore per procedere ad una riforma della prescrizione ma, visto che gli emendamenti presentati da Iv, Forza Italia e Azione sono stati accantonati, la prescrizione è diventata oggetto solo di un ordine del giorno che sarà discusso prima delle dichiarazioni finali di voto sul Milleproroghe, probabilmente oggi, e impegna il governo ad affrontare il tema nell’ambito della riforma del processo penale. (LA NOTIZIA)

Un risultato rivendicato dai renziani, malgrado avessero fatto del «no» alla riforma Bonafede un motivo di uscita dal governo Conte. Mentre i dem spiegano il voto favorevole con il fatto che se si fosse astenuta tutta la maggioranza sarebbe passato l’emendamento (Corriere della Sera)

Sulla prescrizione - ossia sulla legge di Alfonso Bonafede - la nuova maggioranza non riesce a dormire sonni tranquilli. Ma “deve essere chiaro che non siamo favorevoli a fare la riforma del processo penale e cambiare lì dentro la prescrizione, una legge che invece va cambiata prima”. (la Repubblica)

Interpellato dal fattoquotidiano. Lega, Forza Italia e Italia viva non hanno seguito l’indirizzo dell’esecutivo, visto che il ministro dei rapporti col Parlamento, Federico D’Incà, aveva chiesto di ritirare la norma o avrebbe posto il parere contrario. (Il Fatto Quotidiano)

La riforma Bonafede, che congela i tempi di prescrizione dopo il primo grado di giudizio, torna a mietere consensi tra chi non la vuole. E Fratelli d’Italia, per la seconda volta in due giorni, fa riemergere le divisioni nella maggioranza sul tema giustizia. (Corriere della Sera)

Ieri però la maggioranza si è divisa sull’emendamento di Fratelli d’Italia, che puntava a posticipare l’entrata in vigore della riforma di Alfonso Bonafede: Pd e M5s hanno votato contro, Lega, Forza Italia e Italia viva si sono astenute. (Il Fatto Quotidiano)