Beko, Spera (Ugl Metalmeccanici): “Soddisfatti per firma accordo Mimit senza alcun licenziamento, è un punto di partenza”

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Il Giornale d'Italia INTERNO

“Ci riteniamo soddisfatti per aver firmato l’accordo al Mimit senza alcun licenziamento dopo quasi cinque mesi. A Palazzo Piacentini, al Mimit, si è chiusa la vertenza della Beko, la multinazionale degli elettrodomestici che lo scorso novembre ha annunciato quasi 2mila esuberi nel nostro Paese. Un accordo quadro per tutti i siti italiani”. È quanto fa sapere Antonio Spera, Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici che ha preso parte alla firma definitiva dell’accordo al Mimit dove erano presenti i vertici della multinazionale, i sindacati, gli enti locali, il sottosegretario Fausta Bergamotto e il ministro Adolfo Urso. (Il Giornale d'Italia)

Ne parlano anche altri giornali

ROMA – Nell'incontro al Mimit tra governo, regioni e parti sociali è stato firmato definitivamente l’accordo trovato nei giorni scorsi sul futuro di Beko in Italia. Tutti gli stabilimenti, che un tempo erano di Merloni e Whirlpool, rimarranno in produzione, anche se non è stata evitata l’interruzione della realizzazione di refrigeratori a Siena, dove pure è stato previsto un percorso di reindustrializzazione. (la Repubblica)

Un confronto serrato andato avanti da cinque mesi, che ha riguardato oltre 4.500 dipendenti di Beko (joint venture europea nata dall’accordo tra i turchi di Arcelik al 75% e gli americani di Whirlpool al 25%) e cinque stabilimenti produttivi in Italia (2 nelle Marche, a Fabriano e Comunanza, un grande polo con tre linee di produzione in Lombardia, a Cassinetta vicino Varese, uno a Siena in Toscana e l’ultimo in Campania, a Carinaro in provincia di Caserta). (La Stampa)

Resta congelato il tema degli esuberi: se è vero che, nel corso del confronto, si è riusciti a ridurne notevolmente il numero (dagli iniziali 1.935 si è giunti a 937, a cui vanno aggiunti i 287 del sito di Siena, che verrà chiuso), è stata rinviata a un successivo momento di confronto la redistribuzione per ciascuno degli stabilimenti delle uscite dal mondo del lavoro. (Il Giorno)

Beko. Paolo Capone, Leader UGL: “Soddisfatti ma è un punto di partenza”

“L’acquisizione da parte di Invitalia dello stabilimento – ha proseguito Giani sull’accordo su Beko – conferma che abbiamo fatto bene a non arretrare mai dalla convinzione che Siena dovesse mantenere un sito industriale. (Siena Free)

Come già trapelato nei giorni scorsi, non ci sarà nessun licenziamento collettivo, saranno ridotti di oltre la metà di esuberi originariamente previsti e verranno gestiti con uscite volontarie incentivate (Il Fatto Quotidiano)

L’intesa, approvata con oltre l’80% di voti favorevoli da parte dei lavoratori, prevede un investimento complessivo di 300 milioni di euro per lo sviluppo di un nuovo prodotto e una serie di misure volte a garantire la continuità occupazionale. (Il Giornale d'Italia)