Covid, immunità di gregge domestica: i familiari vaccinati proteggono i bambini

IL GIORNO ESTERI

Nelle famiglie con una persona immunizzata, i non protetti avevano una riduzione dal 45% al ​​61% del rischio di contrarre Covid-19.

"I familiari senza immunità avevano un rischio inferiore, da -45% fino a -97%, di contrarre Covid all'aumentare del numero di compagni di vita immuni.

Durante un periodo di follow-up medio di 26,3 giorni, il 5,7% dei componenti non immuni dei nuclei analizzati ha ricevuto una diagnosi di Covid. (IL GIORNO)

La notizia riportata su altre testate

"Senza fare previsioni spericolate, possiamo affermare che questi segnali ci fanno essere cautamente ottimisti per i prossimi mesi. Inoltre, se pure vogliamo proteggerci a casa nostra dall'arrivo di una nuova potenziale variante resistente ai vaccini dobbiamo vaccinare i Paesi dove i vaccini ancora non ci sono (Fanpage.it)

I ricercatori della Umea University e della Uit - UiT The Arctic University of Norway hanno usato i registri nazionali considerando tutti gli individui presumibilmente immunizzati o perché avevano contratto il virus o perché vaccinati, e i rispettivi nuclei familiari, composti in media da 2 a 5 persone. (L'HuffPost)

La gestione della prima fase della pandemia nel Regno Unito è stata uno dei peggiori fallimenti della salute pubblica: lo denunciano i parlamentari britannici in un rapporto. Allo stesso tempo, sono stati evidenziati i successi come la ricerca e lo sviluppo dei vaccini, «una delle iniziative più efficaci nella storia del Regno Unito». (Gazzetta di Parma)