"Questione che spetta al Parlamento": Crosetto blocca le indiscrezioni sui 40.000 soldati in più

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Il Ministero della Difesa italiano si trova al centro di un dibattito sulla possibile revisione degli organici delle Forze Armate, in seguito alla diffusione di notizie relative a uno studio che ipotizzerebbe l’incremento di circa 40.000 unità. La questione ha rapidamente acceso il confronto politico, portando il Ministro Guido Crosetto a intervenire personalmente per fare chiarezza sulla reale posizione del governo. (infodifesa.it)
La notizia riportata su altri media
. «Non più riservisti, come si discuteva fino a qualche mese fa, ma effettivi “pronti” nel giro di qualche anno. «Addestrare fra i 30 e i 40 mila militari in più. Aumentare di oltre un terzo la capacità difensiva italiana», si legge su (Pagella Politica)
In una risoluzione approvata mercoledì mattina con 442 voti a favore, 98 contrari e 126 astenuti, gli eurodeputati criticano fermamente la politica dell'amministrazione Usa "di rappacificarsi con la Russia" e chiedono di "aumentare in modo significativo il sostegno militare a Kiev". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Intervista all’ambasciatore Riccardo Sessa, presidente della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (Sioi), dopo l’ultimo Consiglio europeo che ha dato una scossa alla difesa europea approvando il piano ReArm EU da 800 miliardi di euro. (FIRSTonline)

Secondo l’ammiraglio Enrico Credentino, capo di Stato maggiore della marina, l’aumento dovrà essere di circa 9 mila uomini, mentre per il Capo di Stato maggiore dell’esercito, Carmine Masiello, l’aumento del personale dovrà essere tra le 40 e le 45 mila unità. (Armi e Tiro)
Guido Crosetto interviene sui social sulle indiscrezioni giornalistiche relativo a un piano di sicurezza nazionale a cui sta lavorando lo Stato Maggiore della Difesa su sua indicazione, che prevederebbe l'aumento di 40mila unità nelle forze armate. (L'HuffPost)
Credendino: la Marina ha bisogno di 9.000 militari in più L’ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato maggiore della Marina militare, ha spiegato il 6 marzo in un’intervista a La Repubblica che ”le marine francesi e britannica, simili a noi come numero di navi, hanno 10 mila persone in più. (Analisi Difesa)