Fuga dalla redazione del Washington Post: via molte grandi firme in pochi giorni
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Non è più un bel Post, evidentemente. Dopo l’addio della vignettista Premio Pulitzer Ann Telnaes – dopo che la scorsa settimana il quotidiano aveva censurato un disegno satirico in cui era coinvolto, assieme ad altri tycoon, il proprietario Jeff Bezos inginocchiato sotto una statua di Donald Trump – hanno dato l’addio al Washington Post la capo dell’ufficio di Washington Ann Caldwell, passata alla rivista Puck, mentre il Wall Street Journal ha confermato l’assunzione di Josh Dawsey che per otto anni, dal 2017, aveva coperto sia l’amministrazione Trump che il ritorno del tycoon alla politica dopo la batosta elettorale del 2020. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri media
Nuova bufera sul prestigioso Washington Post, dopo che il proprietario Jeff Bezos ha stoppato prima delle elezioni l'endorsement del quotidiano a Kamala Harris, facendo perdere 250 mila abbonati. (Sky Tg24 )
La risposta del direttore dei commenti: "Avevamo già pubblicato un editoriale sull'argomento, non volevo ripetizione del messaggio" (il Giornale)
«Beh, era una vignetta nella quale l'autrice dava del servo all'editore del suo giornale. Il Washington Post ha censurato una vignetta dell'autrice satirica Ann Telnaes. La vignetta mostrava Bezos, editore del giornale, insieme ad altri miliardari ex democratici, prostrati ai piedi di Trump al quale portavano sacchi di dollari. (il Giornale)
“Lavoro per il Washington Post dal 2008 come vignettista editoriale. Fino ad ora”: inizia così la spiegazione di Ann Telnaes sul … (Il Fatto Quotidiano)
DESCHAMPS NAZIONALE FRANCESE ADDIO – Un “adieu” era nell’aria già da diverso, con le indiscrezioni circa l’arrivo di Zinedine Zidane confermate da più parti, ma che non si erano ancora concretizzate. Quattordici anni dopo aver ricevuto l’incarico di Commissario Tecnico della nazionale francese, l’ex allenatore e centrocampista della Juventus ha confermato la volontà di non rinnovare il proprio contratto con Les Blues. (Europa Calcio)
La vignettista del Washington Post ha dichiarato di aver deciso di dimettersi dopo che gli editori hanno rifiutato il suo schizzo del proprietario del giornale e di altri dirigenti dei media che si inchinano al presidente eletto Donald Trump (L'HuffPost)