“Sul Pil, l'Italia batte la Germania!” Ma è solo l'effetto del crollo più forte

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Alla fine è sempre Italia-Germania 4 a 3.

Quali siano le ragioni alla base, il sorpasso nei confronti dei tedeschi è visto come elemento di orgoglio, di rivalsa.

Questo vale ormai in molti campi, non solo nel calcio.

Una nuova dimostrazione di ciò è stata la pubblicazione dei dati previsionali del Fondo Monetario sulla crescita […]

(Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per quanto buone queste previsioni, bisogna sempre ricordare che il PIL italiano nell’anno 2020 si è contratto dell’8,9%, quindi ci vorranno almeno due anni per ritornare ai livelli pre-crisi. A preoccupare sarà quindi non solo il deficit e il rapporto debito nazionale/PIL ma quando l’Europa intenderà rimettere i parametri e i paletti di bilancio. (Proiezioni di Borsa)

leggi anche La variante Delta colpirà la crescita economica in questa zona del mondo. Allarme divario in questi due ambiti. Una crescita disomogenea è il vero allarme per il FMI. Nelle economie avanzate il sostegno fiscale potrà contare ancora su $ 4,6 trilioni di misure relative alla pandemia per il 2021 e oltre (Money.it)

PIL Italia in rialzo, più della Germania: le stime. Secondo le previsioni aggiornate del Fondo Monetario Internazionale l’Italia nel 2021 crescerà del 4,9%, con 0,7 punti percentuali in più rispetto al +4,2% delle stime di aprile. (Money.it)

Nel 2021, dunque, la crescita del Pil attesa si mantiene al 6%, mentre per il 2022 le previsioni migliorano di quattro decimali al 4,9%. Nell’Eurozona il Pil è previsto in crescita del 4,6% nel 2021 e del 4,3% nell’anno successivo. (Wall Street Italia)

Il Fondo monetario internazionale, nell'aggiornamento del suo World economic outlook, lascia invariata al 6% la stima di crescita dell'attività globale nel 2021. Per questo, Gopinath lancia un appello affinché "l'azione multilaterale assicuri un accesso rapido e globale ai vaccini, alle diagnosi e alle terapie (AGI - Agenzia Italia)

Una corsa simile — più forte per l’Italia rispetto alla Germania — era descritta anche nelle previsioni di aprile della Commissione Europea. Nello stesso periodo in Germania, Francia e Spagna, l’aumento è stato rispettivamente del 30,2, del 32,4 e del 43,6 per cento. (Corriere della Sera)