"Non esistono persone innocenti". La nemesi del pm tradito dall'ansia di uscire di scena

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Il Davigo dell'aprile 2020 è un anziano che vede avvicinarsi inesorabile il momento dell'uscita dalla scena pubblica, lo spettro della panchina.

Davigo in quei giorni ha già iniziato a darsi da fare per continuare, contro ogni regola, a fare parte del Csm.

Allora la fase in cui è lui a imprimere la linea, è lui a simboleggiare la giustizia, è ancora tutta da vivere.

Se è a lui, e solo a lui, che un bravo pm si rivolge per avere giustizia, allora non tutto è finito. (ilGiornale.it)

Su altre fonti

Prima di tutto l’idea di “purezza”: essa non può avere a che fare con la giustizia, né i magistrati possono autodichiararsene custodi e avocarsene l’esclusività Davigo rappresenta perciò per noi non una persona ma l’idealtipo di ciò che un operatore di giustizia mai dovrebbe essere se non si vuol compromettere quella civiltà. (Nicola Porro)

L'11 maggio scorso in tv a “Di Martedì” Davigo aveva spiegato che Storari gli aveva «segnalato una situazione critica e dato il materiale necessario per farmi un'opinione, dopo essersi accertato che fosse lecito. (La Stampa)

Ma sappiamo che in Italia sono state distrutte carriere politiche e manageriali, partiti e spezzate vite umane solo per un avviso di garanzia. Piercamillo Davigo è il padre di un aforisma, «non esistono innocenti ma solo colpevoli non ancora scoperti», una massima efficace ma aberrante. (ilGiornale.it)

Non so se a Davigo contestano quello o di averle date al Csm, comunque qualunque altro cittadino in quel contesto sarebbe stato iscritto» Saranno sentiti a decine i magistrati della Procura e anche del Tribunale di Milano per chiarire gli strascichi lasciati dal caso Davigo-Storari. (Corriere della Sera)

La Loggia Ungheria non si è limitata a imporre al Csm una posizione evidentemente del tutto al di fuori della legalità. Per ora ha spedito un avviso di garanzia al solo dottor Storari, che è quello che aveva scoperto l’esistenza della Loggia. (Il Riformista)

Davigo - come rivelato ieri mattina da Corriere della sera - è indagato dalla Procura di Brescia per rivelazione di segreto d'ufficio. Non è Storari a consegnare spontaneamente la minuta delle dichiarazioni di Amara a Davigo, ma al contrario è il «Dottor Sottile» a convincere il giovane collega a consegnargli le carte. (ilGiornale.it)