Bimbi in moschea, l'imam: «Nessuna preghiera, per loro è stato solo un momento di gioco»

Bimbi in moschea, l'imam: «Nessuna preghiera, per loro è stato solo un momento di gioco»
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Corriere del Veneto INTERNO

«Durante la visita nel nostro centro culturale la scolaresca ha esplorato diversi spazi, l’imam ha illustrato alcuni principi fondamentali dell’Islam, tra cui la preghiera rituale, mostrandone i gesti. Alcuni alunni, di fede islamica, riconoscendo quei movimenti, li hanno spontaneamente imitati. Come spesso accade tra bambini, anche il resto della classe si è unito per gioco, in un momento vissuto con leggerezza e spirito di aggregazione, privo di connotazioni religiose e spirituali». (Corriere del Veneto)

Su altre testate

“Surreale potrebbe essere la definizione adatta”. Professore di storia e filosofia, Antonio Silvio Calò nel trevigiano dove ancora c’è chi si indigna per una gita scolastica dei bimbi in moschea, a modo suo ha fatto la storia. (la Repubblica)

Diciamocelo: che una scuola dell’infanzia parrocchiale, e quindi cattolica, che si chiama pure “Santa Maria delle Vittorie”, faccia visita con i bambini ad un centro culturale islamico, potrebbe sembrare strano. (Città Nuova)

Tuttavia, alcune di queste iniziative sollevano serie preoccupazioni circa l’obiettivo reale di promuovere un’integrazione autentica o piuttosto una strategia di islamizzazione soft, soprattutto in un contesto di crisi demografica e di crescente influenza dell’Islam politico in Europa. (L'Opinione delle Libertà)

Il senatore di Fratelli d'Italia Raffaele Speranzon e i suoceri musulmani: «Bimbi in moschea? Conoscersi è essenziale ma il gesto religioso non va banalizzato»

Un errore involontario? Posso anche pensarlo, ma resta comunque un errore». «È irrituale e fuori luogo che la visita nella moschea abbia avuto questo epilogo, cioè quello della preghiera. (Corriere del Veneto)

“A lezione di Corano” (Libero, 5 maggio). Fdi e Lega: E’ indottrinamento” (La Verità, 6 maggio). (Il Fatto Quotidiano)

Ogni dialogo, però, e questo ritengo sia fondamentale ribadirlo, deve essere costruito sulla reciprocità». «Non ho nulla contro il dialogo, anzi. (Corriere del Veneto)