Intel vuole costruire una fabbrica di microchip in provincia di Verona

Wired Italia ECONOMIA

L’azienda di microchip statunitense Intel, in accordo con il governo uscente guidato da Mario Draghi, ha selezionato Vigasio, in provincia di Verona, come sito preferito per la costruzione di una fabbrica di semiconduttori. Lo [ha riportato l’agenzia di stampa internazionale Reuters](https://www.reuters.com/technology/exclusive-italy-intel-pick-veneto-preferred-region-new-chip-plant-sources-2022-09-25/){: target=_blank} citando due fonti vicine all'accordo. (Wired Italia)

Ne parlano anche altri giornali

Buone notizie per il settore automobilistico ed elettronico italiano e veneto. La multinazionale Intel ha deciso di sbarcare in quel di Vigasio, in provincia di Verona, per ospitare una nuova fabbrica nella quale verranno prodotti dei microchip. (FormulaPassion.it)

La crisi dei chip da una parte, le tensioni USA-Cina dall’altra, l’Europa e la sua fame di dispositivi elettronici in mezzo: in questo complicatissimo contesto è nata la decisione di Intel di investire ben 33 miliardi di euro nel vecchio continente e di destinarne 4,5 alla creazione di uno stabilimento in Italia. (Libero Tecnologia)

Con un investimento iniziale di circa 4,5 miliardi di euro l'avvio delle attività dello stabilimento è previsto tra il 2025 e il 2027, con la creazione di 1.500 posti di lavoro interni più altri 3.500 tra fornitori e partner. (Nordest Economia)

Sembra quasi una coincidenza che la notizia della trattativa fra l'Italia ed Intel arrivi a qualche ora di distanza dal mio editoriale sulla crisi dei chip. La penuria di semiconduttori non accenna a placarsi, in un contesto produttivo in cui numerose filiere stanno ancora soffrendo, persino il mercato della carta (ma questo è un altro discorso). (GizChina.it )

Addio sogni di gloria per Brindisi. La scelta Il sito è ritenuto strategico. (quotidianodipuglia.it)

La multinazionale americana ha scelto la cittadina veneta di Vigasio, in provincia di Verona, per collocare il proprio stabilimento che dovrebbe impiegare 1.500 dipendenti e creare altri 3.500 occupati dell'indotto. (QuiFinanza)