La leader di Afd a Musk: «Hitler era comunista, il contrario del nostro partito». La conversazione su X e le critiche
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Il proprietario del social network ha ospitato in un'intervista su X Alice Weidel, leader del partito di estrema destra tedesco, attirandosi numerose contestazioni «Definire Hitler di destra e conservatore è stato il più grande errore della storia». A dichiararlo è Alice Weidel, leader del partito di estrema destra tedesco Alternative für Deutschland (Afd) in una conversazione di poco più di un’ora con Elon Musk trasmessa su X, che è valsa numerose critiche al proprietario del social network e futuro esponente di spicco dell’amministrazione statunitense, accusato di influenzare la politica tedesca offrendo il proprio pubblico ad Afd. (Open)
Ne parlano anche altre testate
Elon Musk torna a benedire Afd, il partito di estrema destra che raccomanda «fortemente» di votare alle elezioni anticipate del 23 febbraio in Germania. Per il proprietario di X, «soltanto» questa formazione che ha «proposte molto ragionevoli, di buon senso, può salvare» la prima potenza industriale europea dalla crisi in cui versa, «fine della storia». (il Giornale)
Ma nei momenti sbagliati. VIENNA — Sono le sette di sera di mercoledì 9 gennaio. (la Repubblica)
«Hitler era un comunista e un socialista» dice Alice Weidel, candidata alla cancelleria in Germania per ultradestra di Afd, Alternative für Deutschland ai microfoni di X. «Il più grande successo dopo la terribile guerra mondiale è stato etichettare Hitler come un uomo di destra e un conservatore mentre era l’opposto», prosegue la leader tedesca in una conversazione con Elon Musk, il magn… (La Stampa)
La squin… (La Stampa)
Elon Musk mette tutto il suo peso sulla campagna elettorale di Alternative für Deutschland. In una conversazione di 75 minuti con la candidata alla Cancelleria, Alice Weidel, trasmessa ieri sulla propria piattaforma X, il tecnomiliardario si è speso per la terza volta in poche settimane per il movimento di ultradestra. (Il Sole 24 ORE)
Ieri sera è andata plasticamente in scena la tecnocrazia che si è ingoiata gli Usa e che stende la sua ombra anche sull’Europa (left)