Eitan, la zia paterna: "Merita una vita normale fatta di sport, amici, scuola e famiglia"

IL GIORNO INTERNO

"Fino ad oggi non ho mai parlato con i giornalisti per il bene del bambino - ha detto la zia Aya Biran -.

La zia materna di Eitan Biran, Gali Peleg, in un'intervista alla Radio israeliana 103 ha raccontato i primi momenti del nipotino all'arrivo in Israele, ieri sera.

"Eitan ha urlato di emozione quando ci ha visto - ha aggiunto la donna - e ha detto "finalmente sono in Israele".

Ho anche accettato che la famiglia materna mi diffamasse soltanto perché pensavo che un bambino di 6 anni meritasse una vita normale fatta di sport, scuola, divertimento, amici e famiglia. (IL GIORNO)

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Gali Peleg ha poi detto che la custodia alla zia paterna «risulta irregolare» Per quanto riguarda la famiglia di Eitan da parte di suo padre, che adesso la sta contrastando per la custodia di Eitan, Peleg ha detto: «Aya, la zia di Eitan da parte di Amit, ha la tutela su Eitan che ci è stato portato via illegalmente. (Open)

Gali Peleg, la zia materna di Eitan, in un intervento andato in onda su una radio israeliana stamattina aveva detto che la sua famiglia aveva agito per il bene del piccolo La maggior parte della sua sezione della prima è composta dai suoi compagni della scuola materna. (Open)

Lo afferma lo zio paterno del piccolo Eitan, Or Nirko, in un'intervista al Corriere della Sera, parlando dell'allontanamento del bambino, portato in Israele dal nonno materno. E la procura della Repubblica, poche ore dopo, ha aperto un fascicolo per sequestro di persona. (Sky Tg24 )

"Quella che è avvenuta è una nuova tragedia per Eitan" conclude la zia del bambino "Eitan è cittadino italiano, è arrivato in Italia a un anno, la sua casa è a Pavia dove è cresciuto. (AGI - Agenzia Italia)

Ieri – ha detto la zia, c’è stata una “mossa gravissima, un’altra tragedia per Eitan”, messa in atto dalla famiglia materna e “voglio anche portare a conoscenza” delle autorità israeliane “che il nonno materno è stato condannato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della sua ex moglie, la nonna materna, e tutti i suoi appelli sono stati respinti in 3 gradi di giudizio”. (Il Fatto Quotidiano)