Europeista e atlantica: Draghi detta la linea (e rottama Conte e Di Maio)

InsideOver INTERNO

C’è un Paese che per Draghi deve confermare le linee guida che per decenni hanno caratterizzato la diplomazia di Roma.

Sul fronte europeo, è chiaro che il governo Draghi nasca in un sistema profondamente legato alla visione unitaria dell’Europa.

L’asse europeista e atlantista definito da Draghi indirizza l’Italia nel solco di chi la considera come trincea di questo confine in fiamme dell’ordine liberale internazionale

Le parole del premier confermano questa linea con una frase che non lascia dubbi: “Nei nostri rapporti internazionali questo governo sarà convintamente europeista e atlantista, in linea con gli ancoraggi storici dell’Italia: Unione europea, Alleanza Atlantica, Nazioni Unite”. (InsideOver)

La notizia riportata su altri giornali

Obiettivo del Governo Draghi, infatti, sarà quello di attuare il Piano di ripresa e resilienza che verrà finanziato con le risorse in arrivo dall’Unione Europea. Anche il prossimo Governo, quindi, dovrà attenersi ad attuare quanto in questi giorni verrà stabilito dall’Esecutivo guidato da Mario Draghi (Money.it)

Il premier ha appena terminato il suo discorso e si è rivolto ai ministri, in particolare a Giancarlo Giorgetti, per chiedere come dovesse comportarsi Il lungo applauso a Draghi non copre il "Mi dite quando posso sedermi?" (L'HuffPost)

Sono certo che anche a questa Nuova Ricostruzione nessuno farà mancare, nella distinzione di ruoli e identità, il proprio apporto. Selezioneremo progetti e iniziative coerenti con gli obiettivi strategici del Programma, prestando grande attenzione alla loro fattibilità nell'arco dei sei anni del programma. (Calciomercato.com)

Mani battute fragorosamente dalle senatrici del Pd quando Draghi ha parlato delle donne e del «no a un farisaico rispetto delle quote rosa» Il premier Mario Draghi si rivolge così ai funzionari per chiarire una incertezza sul 'galateò istituzionale, alla fine del suo intervento al Senato, scandito dagli applausi e dai senatori tutti in piedi. (La Nuova Sardegna)

L’intervento dell’ex governatore della Bce, che ha spaziato dalla lotta alla pandemia alla parità di genere, passando per la riforma del fisco e la questione ambientale, è stato seguito da un lungo applauso finale dell’Aula di Palazzo Madama. (Open)

E dice, in uno dei primi passaggi: "Il primo pensiero che vorrei condividere riguarda la nostra responsabilità nazionale, il principale dovere a cui siamo chiamati tutti io per primo", ha detto il premier nel discorso programmatico per la fiducia al Senato. (Rai News)