Massafra, stupro di gruppo: in tre finiscono in carcere

Massafra, stupro di gruppo: in tre finiscono in carcere
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Massafra, stupro di gruppo: in tre finiscono in carcere Sul finire dell'estate, un drammatico caso di violenza sessuale scuote la provincia occidentale di Taranto. Una giovane donna di 23 anni ha denunciato di essere stata vittima di uno stupro di gruppo, avvenuto la notte del 31 agosto nelle campagne di Massafra. A seguito della denuncia, i Carabinieri della Compagnia di Massafra hanno fermato tre uomini, di età compresa tra i 23 e i 34 anni, che sono stati trasferiti in carcere con l'accusa di violenza sessuale. (Blunote)

Su altre fonti

I tre giovani di Palagiano, di 23, 27 e 34 anni, fermati per il presunto stupro di una ragazza di 23 anni di Massafra, che ha denunciato l’accaduto ai carabinieri, sono stati interrogati questa mattina dal gip Francesco Maccagnano nell’ambito dell’udienza di convalida. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Emergono nuovi dettagli della terribile vicenda consumata nelle campagne di Massafra, nel Tarantino, e su cui i carabinieri in breve tempo sono riusciti a identificare i presunti autori e su ordine del pubblico ministero Antonio Natale li hanno condotti nel carcere di Taranto (StatoQuotidiano.it)

Due indagati avrebbero negato le accuse di violenza sessuale parlando di rapporto consenziente, mentre il terzo si è avvalso della facoltà di non rispondere. (Espansione TV)

Violenza di gruppo a Massafra, gli aguzzini alla ragazza: «Perché piangi? Stavamo giocando»

Dopo aver trascorso la serata fuori, aveva accettato insieme a due amici il passaggio in auto di tre giovani uomini, senza minimamente immaginare che cosa sarebbe accaduto. Una storia scioccante quella raccontata da una ragazza di 23 anni ai carabinieri di Massafra (Taranto). (il Giornale)

Non certo per raccontare un’amicizia, al c… Era salita in auto per tornare a casa dopo una serata trascorsa in un locale a ballare con gli amici. (La Repubblica)

Subito dopo lo stupro di gruppo, uno dei tre aggressori si rivolge così alla vittima, una ragazza di 23 anni, cercando di scaricarsi delle responsabilità e di sminuire la gravità dell’azione appena compiuta. (bari.corriere.it)