E adesso Giuseppe Conte? L’Ucraina spacca la sinistra europea: nasce la nuova formazione pro-Kiev (di A. Mauro)
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“L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e il genocidio di Gaza, con l'occupazione illegale dei territori palestinesi da parte di Israele, richiedono che l'Ue agisca coerentemente in conformità con il diritto internazionale e per una pace fondata sulla giustizia. Bisogna porre fine a ogni occupazione e ritirare le truppe d’invasione. Il sostegno ai popoli occupati deve essere rafforzato e devono essere introdotte forti sanzioni mirate contro le potenze invasori”. (L'HuffPost)
Se ne è parlato anche su altre testate
Fanno parte della nuova formazione - abbreviata «Ela per i popoli e il pianeta» - La France Insoumise, Podemos, Bloco de Esquerda, Enhedslisten De Rød-Grønne, Vasemmistoliitto, Vänsterpartiet e Razem. (Corriere della Sera)
Tutto ciò potrebbe avere ricadute indirette sugli equilibri nel Partito della sinistra europea e sul gruppo parlamentare a Bruxelles e Strasburgo. Da una parte c’è La France Insoumise, al centro delle vicende francesi di questi giorni e snodo centrale della sinistra anche in Europa. (il manifesto)
Si tratta dell'ennesima scissione a sinistra voluta dalla France Insoumise, il partito di Jean-Luc Melenchon, vincitore delle ultime elezioni parlamentari francesi e compiuta insieme ad altri partiti minori che abbandoneranno il gruppo di Left: il Partito della sinistra svedese, il Blocco della sinistra portoghese, i finlandesi della Alleanza della Sinistra, l’Alleanza rosso-verde della Danimarca, gli spagnoli di Podemos. (il Giornale)