In arrivo le lettere dell’Agenzia delle Entrate: chi la riceverà e il motivo
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Nel 2025 l’Agenzia delle Entrate inizia a inviare lettere (o Pec) ai contribuenti che potrebbero non essere in regola con uno degli obblighi connessi al Superbonus edilizio: l’aggiornamento del valore catastale dell’immobile dopo i lavori. Questo nuovo adempimento mira a garantire una corrispondenza tra i dati catastali e le migliorie apportate agli immobili grazie agli incentivi fiscali. Come funziona il controllo del Fisco Gli uffici fiscali incroceranno le informazioni presenti nelle loro banche dati. (SardiniaPost)
Ne parlano anche altri media
Il Fisco farà partire, dopo aver incrociato i dati necessari, una campagna di lettere di 'compliance' relative al Superbonus. (Fanpage.it)
Il percorso di questa misura è stato segnato da continue modifiche normative, proroghe e aggiustamenti, che hanno creato incertezza tra contribuenti e imprese. A ciò si aggiunge il problema dei lavori incompiuti e degli ostacoli burocratici che hanno spesso ritardato o compromesso la realizzazione degli interventi. (InvestireOggi.it)
La richiesta di aggiornamento non comporta costi aggiuntivi per il contribuente, ma è un obbligo che permette di evitare problematiche fiscali future. La regolarizzazione è fondamentale per allineare i dati catastali alle modifiche effettuate sugli immobili e per evitare sanzioni. (Valledaostaglocal.it)
Le lettere partiranno dopo l’incrocio dei dati: chi ha avviato una pratica di Superbonus e ha ceduto il credito ma non ha presentato la variazione catastale potrebbe ricevere l’alert del Fisco. (BlogSicilia.it)
Controlli incrociati tra Superbonus e catasto Nel 2025 l’Agenzia delle Entrate avvia l’invio di comunicazioni, tramite lettera o PEC, ai contribuenti che potrebbero non essere in regola con uno degli obblighi legati al Superbonus edilizio: l’aggiornamento del valore catastale dell’immobile dopo l’esecuzione dei lavori. (StatoQuotidiano.it)
Anche per permettere il giusto calcolo dell’Imu e delle altre tasse. L’Agenzia attua in questo modo quanto previsto dalla legge di Bilancio dello scorso anno che le aveva dato la possibilità di effettuare riscontri per individuare chi non si è messo in regola dopo aver utilizzato l’agevolazione. (Corriere della Sera)