FCA presenta ricorso contro l’UE

FormulaPassion.it ECONOMIA

Ricordiamo che il patto che FCA e Lussemburgo avevano stipulato prevedeva lo sconto della somma incriminata, ma la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager aveva stabilito che ciò non rientrasse nei canoni legali dell’Unione Europea.

In una nota presentata a Reuters, il gruppo italo-americano conferma: “Confermiamo che Fiat Chrysler Finance Europe SA (FCFE) ha presentato ricorso alla Corte di giustizia europea contro la sentenza del Tribunale del 24 settembre 2019 relativa alla sentenza fiscale lussemburghese di FCFE”. (FormulaPassion.it)

La notizia riportata su altre testate

Entrate tributarie gennaio-ottobre 2019: le imposte indirette e le entrate dai giochi. Il MEF con il comunicato stampa n. 218 del 5 dicembre 2019 ha reso noto che, nel periodo gennaio-ottobre 2019, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 359.830 milioni di euro. (Informazione Fiscale)

A darne la notizia per prima è Bloomberg, secondo cui il gruppo potrebbe dover restituire 1,5 miliardi. E per questo sarebbe quindi finita sotto la lente dell’Agenzia delle Entrate. (L'HuffPost)

Fca avrebbe sottovalutato il valore del suo business americano di 5,1 miliardi di euro (5,6 miliardi di dollari) al momento della sua acquisizione di Chrysler. "Va inoltre rilevato - aggiunge il portavoce Fca - che qualsivoglia plusvalenza tassabile che fosse accertata sarebbe compensata da perdite pregresse, senza alcun significativo esborso di liquidità o conseguenza sui risultati". (AGI - Agenzia Italia)

Ora spera nello sconto. Proprio mentre è impegnata nelle complesse trattative con i francesi di Psa per una possibile fusione, su Fiat Chrysler continuano a piovere pietre. L’accusa - Nel 2014, col trasferimento del gruppo in Olanda, Torino ha svalutato le attività e pagato meno tasse. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo quanto riportato da Bloomberg, l'Agenzia delle Entrate italiana contesta a Fca di aver sottostimato di 5,1 miliardi il valore per l'acquisizione di Chrysler avvenuta nel 2014. «Va inoltre rilevato - prosegue un portavoce del gruppo - che qualsivoglia plusvalenza tassabile che fosse accertata sarebbe compensata da perdite pregresse, senza alcun significativo esborso di liquidita' o conseguenza sui risultati». (Il Sole 24 ORE)

E ora, sulla testa di FCA, si abbatte una tegola fiscale firmata direttamente Agenzia delle Entrate. L’Agenzia delle Entrate, si legge ancora nell’articolo di Bloomberg, aveva valutato Chrysler 12,5 miliardi di euro mentre Fiat dichiarò all’epoca che il suo valore era inferiore a 7,5 miliardi di euro. (Finanzaonline.com)