Franco Janich morto, il Bologna piange il libero del settimo scudetto

il Resto del Carlino SPORT

Dopo tre stagioni alla Lazio nel 1961 approda al Bologna, voluto da Fulvio Bernardini, che lo aveva allenato proprio nella capitale.

Addio 'Armeri', al secolo Franco Janich, il roccioso libero del Bologna del settimo scudetto, tanto arcigno e poco incline a fare sconti agli avversari sul campo quanto cordiale, epicureo e burlone fuori dal rettangolo verde.

Sotto le Due Torri la sua bacheca si arricchisce di uno scudetto, di una Coppa Italia e di una Mitropa Cup (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri media

E'il tweet della SSC Napoli per la scomparsa dell'ez dg azzurro, Janich. (CalcioNapoli24)

Ultimamente, proprio a causa della sua malattia, non ha potuto presenziare alla cerimonia tenutasi il 9 ottobre allo stadio Dall’Ara di Bologna in occasione del festeggiamento dei centodieci anni dei felsinei, squadra in cui, senz’altro, ottenne i maggiori successi da calciatore. (DailyNews 24)

Con Carradori e Prini è uno degli unici tre laziali dell’era pre-cragnottiana ad avere più di una presenza in finali, e “vanta” anche il primato assoluto della Serie A di partite senza segnare, 425 (38 con l’Atalanta, 93 con la Lazio e 294 col Bologna). (La Lazio Siamo Noi)

Così il Corriere del Mezzogiorno ricorda oggi Janich, ex dirigente biancorosso. Per 9 anni, tra il 1983 e il 1992, ricopri un ruolo apicale in una società che aveva bisogno come il pane di scoprire nuovi talenti e valorizzarne le qualità". (BARI CALCIO)

Aveva 82 anni. Restò in riva all'Adriatico sino al 1992. (TuttoCalcioPuglia.com)

E al Bologna Janich arretra il suo raggio d’azione, trasformandosi in libero e formando con l'aquileiese Paride Tumburus una coppia di centrali imperforabile. Nel 1986, da direttore sportivo del Bari, è coinvolto nello scandalo delle calcioscommesse, pagando con sei mesi di squalifica. (Udine Today)