Raccomandato l’uso preferenziale del vaccino di AstraZeneca per gli over60: perché è stata presa questa decisione

Ohga! INTERNO

Più nello specifico, i primi due lo hanno previsto per chi aveva più di 60 anni, mentre il terzo ha abbassato la soglia addirittura fino ai 55.

Gli episodi sono rari ma superiori all’aspettato nei soggetti sotto i 60 anni e inferiori all’aspettato oltre i 60 anni d’età"

L'Italia ha deciso di allinearsi a questo modus operandi consigliando, dunque non imponendo, questo specifico vaccino per chi ha dai 60 anni in su. (Ohga!)

La notizia riportata su altri giornali

"È essenziale seguire un approccio coordinato in tutta la Ue", ha detto la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides. E anche l’Italia ha deciso lo stop "preferenziale" sotto i 60 anni. (QUOTIDIANO.NET)

L’esame del sangue può aiutare a tranquillizzare, se è proprio necessario, ma va visto insieme a un medico Comunicato il “possibile legame” con la somministrazione del vaccino Astrazeneca e alcune rare trombosi. (Il Fatto Quotidiano)

Così il direttore della clinica malattie infettive San Martino di Genova Matteo Bassetti, che è intervenuto alla trasmissione di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora. Così il direttore della clinica malattie infettive San Martino di Genova intervenuto su Rai Radio1 a Un Giorno da Pecora. (LaPresse)

Astrazeneca da oggi a 60-79enni. L'orientamento del Consiglio superiore di Sanità è quello di somministrare il vaccino AstraZeneca in via preferenziale agli over 60;. Non emergono controindicazioni per i richiami. (AvellinoToday)

IL GOVERNO ITALIANO, analogamente a quelli di Germania, Francia e Spagna, ha adottato un atteggiamento più cauto rispetto all’Ema. La decisione è arrivata nel corso della riunione dei ministri della salute dell’Unione Europea che ha seguito la diffusione del parere dell’Agenzia Europea del Farmaco (Ema). (Il Manifesto)

Ma sulle prossime consegne non c'è al momento alcuna certezza, nonostante nel secondo trimestre l'Italia dovrebbe ricevere oltre 52milioni di dosi Le prenotazioni fissate fino a maggio da rinviare o cancellare, i richiami per almeno 2 milioni e 300mila italiani da gestire, le fasce d'età da rivedere. (Giornale di Sicilia)