Il torturatore di Pinochet torna in Germania: la richiesta di estradizione arriva tardi

Corriere Fiorentino INTERNO

Rehinard Doring Falkenberg, 76 anni, residente a Gronau, nella Renania settentrionale, fu uno dei torturatori del regime di Pinochet in Cile ed è considerato uno dei dieci cileni più pericolosi al mondo tra i ricercati dall’Interpol.

Solo a scarcerazione avvenuta sarebbe arrivata alla Corte d’Appello di Firenze la richiesta di estradizione, ma ormai Doring era già fuori.

Così, allo scadere del secondo mese di detenzione, a sorpresa, è stato scarcerato e ora è tornato in Germania (Corriere Fiorentino)

Su altri media

La famiglia di Juan Maino, il fotografo scomparso, afferma che il 19 novembre sarebbe arrivata al Ministero della giustizia italiano la richiesta di estradizione. L’uomo era stato arrestato a Forte dei Marmi lo scorso 22 settembre, mentre si trovava in vacanza con una comitiva di coetanei. (La Nazione)

Negli anni ’70 Rehinard Doring Falkenberg era uno dei leader della Colonia Dignidad, enclave cilena di nazisti tedeschi in fuga dalla Germania. Manel frattempo l’ordinanza gli era stata prorogata con l’arrivo della richiesta di estradizione dal Cile: era pervenuta tardi ma in tempo utile, il 19 novembre. (Il Fatto Quotidiano)

«Chiediamo che le autorità giudiziarie italiane — l’appello dei familiari — facendo uso della normativa tra i paesi dell’Unione Europea chiedano l’immediata cattura ed estradizione di Doring dalla Germania (Corriere Fiorentino)

La giustizia italiana ha rilasciato Doring Falkenberg Reinhard, un cittadino tedesco-cileno accusato di essere stato un torturatore del regime di Pinochet. (Il Manifesto)

Alle 8 di mattina del 22 novembre il ministero ha informato la corte di appello di Firenze della domanda di estradizione presentata dal Cile. Nel paese sudamericano è accusato del sequestro del fotografo italo-cileno Juan Maino Canales, militante del Mapu, partito politico della sinistra cilena. (La Nazione)

L’accusa dei giudici: “Il torturatore di Pinochet liberato prima del termine dalla questura di Lucca” di Andrea Bulleri. (La Repubblica Firenze.it)