Allarme sicurezza: troppo pochi i posti nelle residenze per i detenuti infermi di mente

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E cioè che le gravi criticità delle Rems (Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza) non tutelino né i detenuti con disturbi mentali che devono essere curati né la sicurezza pubblica - è già accaduto. Due volte nell'arco di poco tempo. Prima, nell'ottobre del 2023 a Milano, l'omicidio di Marta Di Nardo, da parte di un pregiudicato infermo di mente in attesa di ricovero. Poi, poco più di due mesi fa, a Caprarola (Viterbo), l'uccisione di un netturbino ad opera di un altro pregiudicato, anche egli in lista d'attesa per essere ricoverato. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altre fonti
Non è soltanto un discorso di misura di civiltà generica o di sensibilità verso i detenuti, ma una garanzia per la società. Le carceri dovrebbero diventare il meno possibile palestra di crimine o criminogene. (La Stampa)
