Unicredit: guidance utile 2021 su a oltre 3,7 mld

LaPresse ECONOMIA

(LaPresse) – Unicredit aggiorna la guidance sui risultati del 2021.

La guidance del costo del rischio sottostante per il 2021 è ulteriormente migliorata a circa 30 punti base

Per l’anno in corso il gruppo stima ora un utile netto sottostante a oltre 3,7 miliardi di euro.

Piazza Gae Aulenti, si legge in una nota, stima ricavi totali a 17,5 miliardi e costi in linea con la guidance precedente, confermata a 9,9 miliardi. (LaPresse)

Su altri media

Un trend ormai inarrestabile che ha lasciato la parte alta dell’Alpago, dal Tambre a. Dopo la recente chiusura dello sportello nella zona industriale di Paludi da parte di Intesa San Paolo, tocca ad Unicredit mettere a segno una pesante doppietta lasciando Tambre, come già denunciato nei giorni scorsi dal sindaco Oscar Facchin, e ora anche la sede di piazza Papa Luciani a Puos. (ilgazzettino.it)

Così Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia, ha commentato la notizia, diffusa domenica 24 ottobre, relativa alla rottura delle trattative tra UniCredit e il Tesoro su Mps. Riguardo a Unicredit, "il titolo non dovrebbe a nostro avviso essere appesantito dal dossier MPS. (Finanzaonline.com)

E per farcela, il Tesoro, azionista di riferimento con il 64%, inizia a muoversi per traghettare la più antica banca al mondo in una condizione di solidità patrimoniale da raggiungere con un aumento di mercato. (Il Sole 24 ORE)

Più conservative le stime di Equita che indica un utile di 766 mln. Preview conti 3° trimestre e stime su intero 2021. Il consensus degli analisti pubblicato sul sito della banca indica un utile netto di 825 milioni di euro (valore mediano) dai 692 mln dell’analogo trimestre 2020. (Finanzaonline.com)

Mps: nuovo piano senza burden sharing. “Farne una banca cooperativa”, suggerisce di fare l’economista Giulio Sapelli, in una intervista rilasciata a La Notizia, in cui sottolinea che “Draghi e il Mef possono ancora cambiare modello”. (Finanzaonline.com)

Si riapre l'ipotesi di un accordo che eviterebbe di far pagare la ricapitalizzazione ad azionisti e obbligazionisti, i cui titoli riprendono quota (La Repubblica Firenze.it)