Delitto di Garlasco e il giudice viareggino che assolse Alberto Stasi

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LA NAZIONE INTERNO

Quando il giovane giudice viareggino Stefano Vitelli, allora in forza al tribunale di Vigevano, assolse con formula dubitativa “per non aver commesso il fatto” Alberto Stasi dall’accusa di omicidio nei confronti della fidanzata Chiara Poggi. Oggi il famoso ’delitto di Garlasco’ si riapre clamorosamente: infatti mentre la Cassazione ribaltò la sentenza di 159 pagine di Vitelli infliggendo la pena a 16 anni carcere per Stasi, ecco il colpo di scena. (LA NAZIONE)

Su altre fonti

Si è svegliato un’ora prima, si è rasato la barba, ha fatto colazione insieme ai compagni di cella. Se la mattina pochi minuti dopo le 7 vedete un travet che cammina con zainetto in spalla dal cancello del carcere di Bollate verso la fermata del bus 542 che porta alla metropolitana 1 di Rho-Fiera, ecco: quell’uomo magro e solitario è Alberto Stasi (La Repubblica)

Lunedì 13 agosto, lunedì 24 settembre. Quarantatré giorni per tornare là dove tutto è cominciato, nel lato oscuro di Alberto Stasi. Nelle contraddizioni, nelle lacrime e negli errori di questo giovane di 24 anni, accusato di aver ammazzato con ferocia la fidanzata, Chiara Poggi, dopo quattro anni di apparente amore. (la Repubblica)

Roberto Porta, ingegnere elettronico, fu perito per il caso di Garlasco. «Da ingegnere informatico, la verità emersa dal mio lavoro ha messo in evidenza un alibi che avrebbe dovuto far partire le indagini da capo». (ilmessaggero.it)

Garlasco, parla il giudice che assolse Stasi: "Sempio? Conservò uno scontrino, come fosse un alibi"

Oggi alla sezione Riesame del tribunale di Torino, Vitelli ricorda al Corriere della Sera il contesto in cui si svolse il processo abbreviato e le motivazioni che lo portarono ad assolvere Stasi il 17 dicembre 2009. (leggo.it)

Non solo due consulenze che indicano la possibile riconducibilità del DNA trovato sulle e sotto le unghie di Chiara Poggi ad Andrea Sempio, ma anche nuovi accertamenti su impronte digitali e di scarpe lasciate sulla scena del crimine. (Fanpage.it)