Roma, impiantato al Bambin Gesù primo bronco 3D su paziente di 5 anni: è la prima volta in Europa

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Il bronco è stato disegnato appositamente per il bambino, ed è stato stampato con un composto bio-riassorbibile fatto di policaprolattone e idrossiapatite.

Il progetto del Bambin Gesù basato su uno studio dell'Università del Michigan. Ci sono voluti sei mesi affinché tutto questo fosse possibile.

I medici del Bambin Gesù hanno realizzato il progetto partendo da uno studio dell'Università del Michigan negli Stati Uniti, dove sono stati eseguiti i primi impianti di questo tipo. (Roma Fanpage.it)

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Il dispositivo, realizzato grazie a un lavoro d'équipe durato oltre 6 mesi, ha consentito al bambino di respirare autonomamente. Il bronco 3D è stato interamente progettato al Bambino Gesù con sofisticate tecniche di imaging e bioingegneria. (QUOTIDIANO.NET)

Il “bronco” 3D è stato interamente progettato al Bambino Gesù con sofisticate tecniche di imaging e bioingegneria. Il “bronco” 3D impiantato sul nostro piccolo paziente, invece, scomparirà dall’organismo nel giro di un paio d’anni. (Nurse Times)

Il modello tridimensionale, una 'gabbiettà cilindrica che riproduce la struttura del bronco, è stato stampato con policaprolattone e idrossiapatite, composto bio-riassorbibile che viene eliminato dall'organismo nell'arco di circa 2 anni. (Il Messaggero)

Il bronco 3D è stato interamente progettato al Bambino Gesù con sofisticate tecniche di imaging e bioingegneria: è stato stampato con materiale bio-riassorbibile che verrà progressivamente eliminato dall'organismo dopo aver accompagnato la crescita dell'apparato respiratorio del bambino e restituito al bronco la sua funzionalità. (il Giornale)

Il modello di bronco 3D viene ricostruito su misura a partire da una serie di immagini bidimensionali, acquisite tramite TAC che ricostruiscono perfettamente l’anatomia del bambino e, successivamente si prosegue con la stampa 3D. (BiomedicalCuE)

A poco meno di un mese dall'intervento, il piccolo paziente è potuto tornare a casa.Il delicato intervento, durato 8 ore, è stato eseguito il 14 ottobre da Adriano Carotti, responsabile dell'unità di funzione di cardiochirurgia complessa con tecniche innovative, in collaborazione con i chirurghi delle vie aeree del laryngo-tracheal team, diretto da Sergio Bottero. (Rai News)