Salta la festa per l’intitolazione dello stadio a Maradona: il Comune fa marcia indietro davanti ai distinguo

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L’unica nostra intenzione era quella di onorare ancora una volta la memoria del fuoriclasse argentino, al quale proprio la nostra amministrazione volle conferire la cittadinanza onoraria nel 2018».

Agli occhi dei più, e non solo tifosi, è sembrata forse la decisione più saggia oltre che sensata.

Non ci sarà più alcuna inaugurazione dello Stadio Diego Armando Maradona né della statua dedicata all’ex Pibe de Oro, scomparso prematuramente lo scorso 26 novembre. (Corriere del Mezzogiorno)

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Si profila quindi una battaglia legale sulle due statue, mentre De Laurentiis ha scelto la linea del silenzio, convinto com’è che l’amministrazione stia per compiere un autogol, preparandosi a commemorare Diego nello stadio vuoto, senza tifosi e i rappresentanti della squadra azzurra (CalcioNapoli24)

“. Ma siamo anche certi che a Diego sarebbe piaciuto molto avere “accanto” i bambini e le bambine di Napoli Come in prima fila ci sarebbero stati i campioni, le leggende dei due scudetti a cui l’Amministrazione avrebbe voluto consegnare un riconoscimento della Città. (TUTTO mercato WEB)

La Giunta del sindaco De Magistris obbligata a fare marcia indietro dopo le polemiche col club di De Laurentiis. Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha annullato l’inaugurazione dello stadio Diego Armando Maradona. (Calcio Casteddu)

Sono tanti i tifosi che non apprezzano la posizione di De Laurentiis: “Forse è meglio così, quando c’è lui di mezzo diventa tutto ridicolo”. I tifosi prendono posizione. A lanciare la polemica è la giornalista napoletana Anna Trieste: “Il 29 luglio il Comune di Napoli inaugura (a porte chiuse) lo Stadio Diego Armando Maradona ma la SSC Napoli dice di non volerne sapere nulla e vita l’utilizzo del terreno di gioco. (Virgilio Sport)

Come in prima fila ci sarebbero stati i campioni, le leggende dei due scudetti a cui l’Amministrazione avrebbe voluto consegnare un riconoscimento della Città. Da giorni invece un evento per celebrare il suo ricordo è diventato motivo di divisione, contrapposizione e strumentalizzazione, anche politica. (CalcioNapoli24)

«La maglia numero 10? Con un impegno da parte del caro amico: «Sono quasi a fine carriera, adesso devi farmi vincere lo scudetto». (ilmattino.it)