Trump-Zelensky: la geopolitica internazionale in subbuglio

Trump-Zelensky: la geopolitica internazionale in subbuglio
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avantionline.it ESTERI

Lo scontro che ha avuto luogo nello Studio Ovale della Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky è stato senza precedenti. Il confronto, descritto da alcuni testimoni come acceso e dai toni durissimi, ha segnato una frattura evidente nelle relazioni tra gli Stati Uniti e l’Ucraina. Secondo fonti vicine all’incontro, l’ex presidente americano avrebbe criticato aspramente il leader ucraino, mettendo in discussione il sostegno militare ed economico statunitense a Kiev, attaccando nel contempo la NATO e deridendo l’unità occidentale contro la Russia (avantionline.it)

Su altri giornali

La tregua nella guerra dei dazi, appena concessa da Trump sotto la pressione irresistibile dei mercati, assomiglierà alla tregua «energetica» in Ucraina, concordata con Putin ormai un mese fa? Da allora Mosca ha lanciato 70 missili, 2200 droni kamikaze e 6000 bombe aeree teleguidate, ha colpito le centrali di Zaporizhzhia e Kharkiv, e la guerra infuria come prima. (Corriere della Sera)

"Loro non sanno come mettere fine alla guerra, io credo di poterlo fare". Sono le parole del presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, che ha sempre promesso una pace veloce per concludere il conflitto in Ucraina (LA7)

L’emergenza è una condizione psicologica che, se da un lato stimola le capacità reattive dell’essere umano, dall’altro favorisce la perdita di razionalità. “Le masse non hanno mai avuto sete di verità. (L'Opinione delle Libertà)

Le politiche di Trump sui dazi, il rapporto con la Cina e la Russia

Stiamo parlando di confronto geopolitico o di situazione prebellica tra potenze? Precisazione indispensabile per rispondere alla domanda se il libero scambio, il commercio internazionale, il mercato globale, in breve la cosiddetta globalizzazione, stiano per essere “repressi” addirittura, come molti ipotizzano, troppo frettolosamente forse. (L'Opinione delle Libertà)

Vance il 18 marzo scorso. C’è una nuova urgenza: «Il nemico è uno solo: globalizzazione e lavoro povero». (Domani)

L'analisi finale è invece legata ai rapporti tra Stati Uniti e Russia. Si parte dalla vicenda dazi e dal rapporto con la Cina. (RaiNews)