Dazi, Pechino ha scelto l’uomo chiave: ecco chi condurrà i negoziati con gli Usa

Dazi, Pechino ha scelto l’uomo chiave: ecco chi condurrà i negoziati con gli Usa
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Askanews ESTERI

Roma, 16 apr. – Tra Pechino e Washington volano insulti, s’impongono dazi, si minacciano chiusure. Ma, al di là delle dichiarazioni, alla fine a trattare saranno persone: funzionari e politici che, una volta seduti al tavolo, dovranno trovare punti di caduta e mediazioni. La Cina oggi ha scelto l’uomo che dovrà condurre per suo conto la partita e la decisione appare essere stata quella di una personalità di esperienza e dai vasti legami: Li Chenggang. (Askanews)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La Cina chiede agli Stati Uniti di cessare le pressioni estreme, le minacce e i ricatti, e rilancia la propria disponibilità al dialogo per evitare un’escalation commerciale. Dopo le dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump, che ha invitato la Cina a sedersi al tavolo delle trattative, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha ribadito che ogni negoziato dovrà avvenire "sulla base di uguaglianza, rispetto e reciproco vantaggio". (Il Messaggero)

L'Amministrazione Trump vuole che i partner commerciali limitino il coinvolgimento del Dragone nelle loro economie. (il Giornale)

Il 9 aprile Trump ha sospeso per 90 giorni gran parte delle tasse sulle importazioni introdotte in quasi tutto il mondo, ritoccando però quelle sulle merci cinesi al 145%. La stretta cinese sul cinema americano (Wired)

Il mondo questa settimana: la Cina reagisce ai dazi, coalizione di governo in Germania, Baltici vs Russia e Sahel

Chi ha più da perdere nella guerra dei dazi fra Stati Uniti e Cina? Verrebbe da dire Pechino vista l’insistenza di Donald Trump sul disavanzo commerciale americano con le aziende cinesi. Un grafico di Bloomberg descrive però una realtà un po’ diversa, dove sono i gruppi americani ad aver più bisogno del mercato cinese che il contrario. (Corriere della Sera)

Botta e risposta Secondo gli Usa, la Cina ha abusato del suo accesso al mercato globale (avvenuto nel 2001). (Il Messaggero)

La Cina ha applicato tariffe ai prodotti americani fino al 125%. Ha introdotto nuove restrizioni all’export di minerali rari verso gli Stati Uniti. La Repubblica Popolare Cinese ha risposto rapidamente alla nuova pesante raffica di dazi scagliata da Donald Trump. (Limes)