Contratto statali, trattative in corso, proposte e tensioni
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ROMA – Le trattative per il rinnovo del contratto delle funzioni centrali continuano a essere caratterizzate da tensioni e incertezze. Il segretario generale della UilPa, Sandro Colombi, ha dichiarato che, al momento, non ci sono ancora le condizioni per firmare l'accordo. Nonostante ciò, i sindacati rimangono al tavolo delle trattative per senso di responsabilità, cercando di ottenere un ravvedimento operoso da parte del governo, come ironicamente sottolineato dal segretario confederale della Fp Cgil, Florindo Oliverio.
La nuova bozza del contratto prevede un ritocco verso l'alto degli aumenti salariali e arretrati medi di 1.078 euro per il 2024. Inoltre, è previsto l'impegno a distribuire ai dipendenti l'ulteriore 0,22 per cento di risorse appena inserite nella manovra, una volta che la legge di Bilancio sarà approvata. Tra le novità, vi è anche l'allungamento di un anno della norma che permette ai dipendenti di passare all'area superiore in deroga al titolo di studio, valutando gli anni di esperienza maturati all'interno della posizione.
La Cisl, dal canto suo, si è dichiarata pronta a firmare il contratto in solitaria, definendolo il migliore possibile. Tuttavia, la conclusione delle trattative è stata rimandata a causa delle richieste di altre sigle autonome, come la Flp, la cui rappresentatività è indispensabile per raggiungere il 50% necessario alla ratifica del contratto.
Nel frattempo, la Funzione Pubblica CGIL ha espresso insoddisfazione per la mancanza di risposte concrete sulle risorse, sottolineando che molte questioni aperte non hanno ancora trovato soluzione.