Larissa vola fino a Tokyo eguagliando mamma May con 10 anni di anticipo

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Mi somiglia come testa e come grinta, è molto decisa in pedana», il commento di mamma Fiona

«All'inizio ero un po' scarica - racconta la doppia figlia d'arte -, poi ho trovato in pedana salto dopo salto le energie necessarie.

Tanto è vero che dopo la gara, è corsa ad abbracciare i genitori, oltre al suo coach, Gianni Cecconi.

Larissa Iapichino salta uno spaziale 6,91 nel lungo ed eguaglia il record italiano indoor di sua mamma Fiona May, realizzato il 1° marzo del 1998 nel giorno dell'oro europeo a Valencia (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Già, proprio lei, Fiona May, la mamma di Larissa, perché Gianni è Gianni Iapichino. Ha parlato del salto, Larissa: «Non pensavo al salto in sé, pensavo alla rincorsa, pensavo alla pedana, come arrivarci correndo». (Il Messaggero)

Salto in lungo: ad Ancona Larissa Iapichino eguaglia il record italiano di 6,91 mt della mamma Fiona May e centra il record mondiale under 20. Si fa la storia ad Ancona. VIDEO | LO STREPITOSO 6,91 DI LARISSA IAPICHINO. (Corriere Nazionale)

- RomanoMazzucato : @SetteSergio Mamma mia!?? Mamma mia che Larissa: balzo nella storia (Di domenica 21 febbraio 2021) Iapichino a 18 anni salta 6,91 nel lungo eguagliando la madre Fiona May. (Zazoom Blog)

LE ALTRE GARE - Nel pomeriggio del fenomenale 6,91 di Larissa Iapichino nel lungo, gli Assoluti indoor di Ancona offrono altri risultati di valore Larissa Iapichino salta un clamoroso 6,91 nel lungo ed eguaglia il record italiano indoor di sua mamma Fiona May, saltato nel 1998 a Valencia (Vivere Ancona)

La misura ottenuta dalla ragazza fiorentina di Borgo San Lorenzo è anche il nuovo primato del mondo indoor under 20, che migliora di tre centimetri quello che resisteva dal 1983 e apparteneva alla fenomenale tedesca Heike Drechsler, grande rivale proprio di mamma Fiona Condividi. (Avlive)

La diciottenne azzurra con questo salto fa sua anche la miglior prestazione mondiale dell’anno, che le permette di qualificarsi per i Giochi olimpici di Tokyo, e si conferma la punta di diamante dell’atletica italiana (Azzurri di Gloria)