Congo, il sindaco di Limbiate: “Luca, un eterno ragazzo: dico addio a un amico”

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Che veniva a mancarmi una persona cara, non ho parole per dire quanto mi dispiaccia, per me era un amico e tutti noi eravamo orgogliosi di avere lui come ambasciatori anche se pochi lo sapevano”, aggiunge il primo cittadino mettendo l’accento sull’umiltà che contraddistingueva il Console

Questo il racconto commosso di Antonio Domenico Romeo, sindaco di Limbiate, provincia di Monza e Brianza, paese d’origine dell’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo, Luca Attanasio, ucciso in un attacco nell’est del Paese. (LaPresse)

La notizia riportata su altri media

Sconfitta per il Napoli al Gewiss Stadium, grande prestazione dell’Atalanta che porta a casa la vittoria per 4-2. E’ finita 4-2 la partita tra Atalanta e Napoli. Proprio nel momento migliore dei partenopei, però, c’è stato il gol di Gosens su assist di Zapata, propiziato da una gran giocata di Muriel. (CalcioMercato.it)

Il calciatore ha infatti perso conoscenza per qualche secondo ed è stato portato fuori dal campo dai barellieri. Trasportato subito all'ospedale più vicino per accertamenti, Osimhen ha comunque ripreso i sensi subito dopo l'intervento dei sanitari dimostrando subito una condizione in miglioramento. (Il Mattino)

(LaPresse) – “Tutti amavano Luca. “Era una persona stimata dai missionari cattolici ma non solo: le persone vedevano in Luca e nella moglie un uomo e una donna impegnati nel prendersi cura dei bisogni del prossimo, a prescindere dalla religione, cultura o provenienza sociale”, racconta (LaPresse)

La dinamica dell’infortunio. Ha seguito di un contrasto di gioco Osimhen è finito a terra battendo con forza la nuca. Immediatamente soccorso dai sanitari del Napoli e dal medico sociale, dottor Canonico, è stato messo sotto ossigeno e trasportato in ospedale. (IlNapolista)

Attimi di paura per Victor Osimhen nel finale di gara contro l’Atalanta. L’attaccante nigeriano del Napoli ha battuto la testa dopo uno scontro di gioco lasciando il campo in barella al 90’: ha perso i sensi ed è stato trasportato all'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo con l’ambulanza tra lo sconforto di tutti i giocatori presenti che si sono messi le mani tra i capelli. (Tuttosport)

Poi ha insistito nelle sue proteste, quelle che gli sono costate l'espulsione: "Non posso dire che è rigore? Frasi che potrebbero finire nel referto del direttore di gara, con conseguenze sul provvedimento del Giudice Sportivo nei confronti d Gasperini (Sport Fanpage)