Hamas respinge la proposta sul disarmo e tiene Gaza sotto ricatto: che fine ha fatto la promessa di Trump? Altro che “reazione infernale”

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Il Riformista ESTERI

Due elementi contribuiscono a schiarire il panorama sconvolto della crisi mediorientale, innanzitutto con riferimento alla guerra di Gaza ma poi, più largamente, in relazione ai rapporti tra le forze più o meno direttamente implicate nel conflitto. Il primo elemento di chiarezza è stato fornito da Hamas, vale a dire dall’organizzazione che esercita sulla Striscia di Gaza un persistente ed esclusivo potere “de facto”, i cui responsabili hanno comunicato di essere indisponibili a qualsiasi soluzione che implichi il proprio disarmo. (Il Riformista)

Su altri giornali

La proposta sarebbe stata ad Hamas, in attesa di una risposta. Città del Vaticano L'Egitto avrebbe ricevuto una proposta israeliana per una cessazione del fuoco temporaneo a Gaza che aprirebbe in questo modo la strada ai negoziati per la cessazione definitiva delle ostilità. (Vatican News)

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dato istruzioni al suo team negoziale di proseguire con le misure per accelerare il rilascio degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Si terrà a Roma, sabato prossimo, il secondo round di colloqui sul nucleare iraniano, dopo il primo che si è svolto il 12 aprile in Oman. All'incontro dovrebbero partecipare l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e il ministro degli Esteri omanita, Badr Albusaidi, a cui spetta la mediazione nei colloqui indiretti tra Washington e Teheran. (Corriere della Sera)

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto una visita a sorpresa alle truppe nel nord di Gaza. (Corriere della Sera)

Come ampiamente pronosticato, alla fine Hamas ha rifiutato la proposta di cessate il fuoco avanzata da Israele. Come spiegato a Haaretz dal capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, “gli ostaggi israeliani potranno essere rilasciati solo se il governo di Benyamin Netanyahu accetterà di porre fine alla guerra e ritirare completamente le forze israeliane da Gaza”. (la notizia)

. La stessa fonte ha insistito sul fatto che le armi del movimento "non sono soggette a negoziazione" nell'accordo di Gaza. (Tiscali Notizie)