Dieci anni fa l’attentato alla redazione di Charlie Hebdo: perché successe? E dopo?

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Style - Moda Uomo del Corriere della Sera ESTERI

Dieci anni fa l’attentato alla redazione di Charlie Hebdo: perché successe? E dopo? Alle 11,30 del 7 gennaio 2015, due uomini armati entrarono nella redazione parigina del giornale satirico Charlie Hebdo e aprirono il fuoco. Chi erano? Chi furono le vittime? Cosa accadde dopo? Cosa c'entra Michel Houellebecq? Di Giorgio Mirandolina La copertina del numero di Charlie Hebdo uscito dopo l'attentato. Foto Getty. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

L'Europa, in quei giorni, caracolla sotto choc e poi si raduna attorno a quel che resta della redazione al grido di "Je suis Charlie". (il Giornale)

Parigi ricorda l'attentato al giornale satirico Charlie Hebdo, che 10 anni fa sconvolse la Francia e l'Europa. Il giornale anarchico e anticlericale, nato nel 1970 dalle ceneri della rivista Hara-Kiri, era stato bersaglio di minacce jihadiste dopo la pubblicazione delle caricature del profeta Maometto nel 2006. (La Stampa)

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha scritto sui social network che: “Gli uomini e le donne di Charlie Hebdo sono stati uccisi per ciò che rappresentavano. (RSI)

Satira in musica

In un vecchio saggio (ma poi mica tanto: è del 2018) di Luciano Canfora, La scopa di don Abbondio (Editori Laterza), il sottotitolo “il moto violento della storia” si adatta perfettamente alla data del 7 gennaio, ricorrenza di uno degli eventi più drammatici delle nostre cronache, quella del massacro di Charlie Hebdo, giusto dieci anni fa, il fatidico 2015, il momento in cui noi tutti percepimmo come certe forze politiche oscurantiste presero il sopravvento in Francia, ma anche in larga parte d’Europa e del mondo, gettandoci in un cupo fatalismo (che in certi Paesi, come l’Italia, si è tradotto nell’assenteismo elettorale). (Il Fatto Quotidiano)

Quel giorno, esattamente 10 anni fa, la disegnatrice Corinne Rey viene costretta ad aprire le porte della redazione da alcuni membri della branca yemenita di Al-Qaeda che causeranno decine di vittime dentro e fuori quelle mura. (RSI)

“La voglia di ridere è un aspetto della natura umana. Tutti hanno voglia e bisogno di ridere. Abbandonare la satira, significa abbandonare una parte di umanità”. Sono le parole con cui il direttore di Charlie Hebdo, Riss, intervistato ai microfoni di France Inter ha ricordato il decimo anniversario dell’attentato contro la sede del giornale satirico francese. (Primaonline)