Fiaso: "No a volgari strumentalizzazioni dei nostri dati sulle ospedalizzazioni da parte dei No vax"

Dire SALUTE

A tutti loro voglio ricordare che in questo ultimo anno la Fiaso, insieme alla Struttura commissariale e al ministero della Salute, ha svolto uno sforzo incredibile per arrivare agli straordinari risultati che oggi può vantare il nostro paese, risultati raggiunti proprio grazie alle vaccinazioni.

Una fase nella quale abbiamo avuto un numero enorme di pazienti da trattare, tenendo aperti anche le strutture per i no Covid. (Dire)

La notizia riportata su altre testate

Un dato che era stato già evidenziato dal Direttore Generale dell’Azienda Moscati, Renato Pizzuti, e che viene confermato anche dalle caratteristiche anamnestiche dei pazienti positivi attualmente ricoverati. (https://www.irpiniatimes.it)

Infatti, un terzo dei pazienti risulta affetto da patologie acute o croniche e spesso la positività al virus SARS-CoV-2 è un rilievo occasionale. Un dato che era stato già evidenziato dal Direttore Generale dell’Azienda Moscati, Renato Pizzuti, e che viene confermato anche dalle caratteristiche anamnestiche dei pazienti positivi attualmente ricoverati. (AvellinoToday)

Ciò significa, in termini assistenziali, che la gestione dei pazienti positivi al Covid non può più essere limitata ad ambienti di Medicina Interna, ma va orientata, per una parte di essi, verso reparti specialistici (Irpinia Post)

I pazienti ricoverati effettivamente per sindrome da Covid-19 sono molto più anziani e hanno in media un’età di 69 anni mentre i soggetti contagiati privi di sintomi e ricoverati per altre patologie hanno in media 56 anni. (Puglia Reporter Notizie)

In una settimana i ricoveri Covid negli ospedali sentinella Fiaso crescono del 32%. Un dato in linea con l’aumento dell’incidenza registrato nelle ultime settimane e che pone un allarme sui posti letto riservati all’assistenza di pazienti positivi al Sars-Cov-2 (MarsicaWeb)

Per la stragrande maggioranza, il 36% del totale dei ricoverati positivi ma senza sintomi respiratori, si tratta di donne in gravidanza che necessitano di assistenza ostetrica e ginecologica. In tutto sono stati analizzati 550 pazienti ricoverati nelle aree Covid dei 6 ospedali: un campione pari al 4% del totale dei ricoverati negli ospedali italiani. (Orticalab)