Le regioni che rischiano la zona rossa tra gennaio e febbraio

Today.it INTERNO

"Nella settimana 5-11 gennaio - riporta il documento - c'è stato un aumento del 49% dei nuovi casi con incidenza che in 56 province supera i 2.000 per 100mila abitanti"

Zona rossa e arancione: le regioni a rischio. A preoccupare sono le regioni dove sono terminati (o stanno per terminare) i posti letto in area medica e in terapia intensiva.

Per alcune ci potrebbe essere il passaggio in zona arancione e per altre, come ipotizzato da Cartabellotta, anche un salto in zona rossa: al momento le regioni più a rischio sono Sicilia, Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d'Aosta, Marche e Friuli Venezia Giulia (Today.it)

Su altre fonti

Sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (25,2%) e in terapia intensiva (22,3%) occupati da pazienti Covid-19. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 61,3% (media Italia 61,5%). (Sky Tg24)

In forte crescita sono anche i casi attualmente positivi: sono 2.134.139 rispetto a 1.265.297 della settimana precedente, pari a +68,7%. Mentre l’incidenza di nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 in 56 province supera i 2000 casi per 100.000 abitanti. (Il Quotidiano del Molse)

Siamo quindi ben lontani dalla saturazione delle terapie intensive che sembrerebbe apparire dai dati di Gimbe. (SanremoNews.it)

Nella settimana 5-11 gennaio in tutte le Regioni si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi: dallo 0,5% dell’Umbria al 208,7% della Liguria. Mentre l’incidenza di nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 in 56 province supera i 2000 casi per 100.000 abitanti. (Il Quotidiano del Molse)

Nello specifico, nel corso dell’ultima settimana – dal 5 all’11 gennaio – il numero di casi positivi sale a 1.546 ogni 100 mila abitanti, con un aumento settimanale del 39,9%. Il Coronavirus non allenta la sua morsa sulla Calabria (Zoom24.it)

Pubblicità. Calabria e Piemonte sono a 0 posti disponibili in intensive e in area medica, Liguria 0 area medica e 1 posto in intensiva, Sicilia 0 in area medica e 4 intensive. Fra le regioni, «il Piemonte, è al 33,5% di occupazione dei reparti ordinari e al 23,5% per le terapie intensive», e quindi ha numeri da zona arancione, osserva Sebastiani. (La Sicilia)