Meloni a Renzi: Dimissioni per referendum? Non farò niente che abbia già fatto lei"

Meloni a Renzi: Dimissioni per referendum? Non farò niente che abbia già fatto lei
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RaiNews INTERNO

Dopo quasi un anno e mezzo la premier è tornata alla prova dell'Aula e delle domande dei parlamentari: il senatore Renzi, segretario di Italia Viva, ha posto una questione relativa alle riforme costituzionali e alla legge elettorale. Meloni ha risposto, tra le altre cose: "Per quanto riguarda le dimissioni in caso di sconfitta al referendum, senatore Renzi, guardi lo farei anche volentieri ma non farò mai niente che abbia già fatto lei". (RaiNews)

Su altri giornali

"Sui dossier strategici c'è da dire che abbiamo ereditato delle situazioncine un tantino compromesse che proviamo a sistemare una ad una". (Tiscali Notizie)

Poi, la stoccata definitiva (il Giornale)

", confermando un impegno preso in passato "da tutti i governi senza eccezione di colore politico". L'obiettivo è rafforzare il "pilastro europeo della Nato", che deve prestare maggiore attenzione al fianco Sud, nella convinzione che "la libertà ha un prezzo, che se fai pagare a qualcun altro la tua sicurezza devi sapere che non sarai tu a decidere pienamente del tuo destino". (Tiscali Notizie)

Meloni: "Andremo avanti su premierato, disposta a introdurre preferenze nella legge elettorale"

Nel suo intervento successivo, Meloni ha risposto a una domanda sull’introduzione di una nuova norma contro l’odio di genere. La proposta, avanzata dalla senatrice Julia Unterberger del gruppo Per le autonomie, punta a punire penalmente chi incita alla violenza contro le donne, anche in ambienti virtuali come i social network o i forum online. (Pagella Politica)

"Premierato sta andando avanti e continuo a considerarla la madre di tutte le riforme. Dipende dal Parlamento, ma sicuramente la maggioranza è intenzionata a procedere spedita su questa riforma, esattamente come è intenzionata a procedere spedita sulla riforma della giustizia. (LA7)

«Come ho avuto modo di dire in molte occasioni, Italia ed Europa devono rafforzare le proprie capacità difensive per poter far fronte alle sfide geopolitiche in atto, per poter rispondere alle responsabilità a cui sono chiamate anche in ambito NATO». (Corriere della Sera)