Referendum sul lavoro e cittadinanza, cosa cambia con i cinque quesiti dell’8 e 9 giugno

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
INTERNO

Redazione Interno Redazione Interno   -   Gli elettori italiani saranno chiamati alle urne sabato 8 e domenica 9 giugno 2025 per esprimersi su cinque quesiti referendari, quattro dei quali riguardano il mondo del lavoro, mentre il quinto propone di modificare i requisiti per ottenere la cittadinanza. Si tratta di temi che toccano direttamente il sistema produttivo e il tessuto sociale del Paese, rendendo cruciale una scelta informata.

I primi quattro referendum, promossi dalla Cgil, mirano a modificare norme che regolano licenziamenti, contratti a termine e sicurezza sui luoghi di lavoro. Se vincesse il “Sì”, si aprirebbe la strada a una riforma delle attuali disposizioni, sebbene le conseguenze concrete dipenderebbero dall’applicazione legislativa successiva. Il quinto quesito, sostenuto tra gli altri da +Europa, chiede invece di ridurre da dieci a cinque anni il periodo di residenza legale necessario per richiedere la cittadinanza, allineando l’Italia agli standard europei.

Nel Meratese, come in altre zone d’Italia, si è costituito un comitato locale per promuovere la partecipazione al voto. L’obiettivo è coinvolgere i cittadini dei quindici comuni del territorio, spingendoli a recarsi alle urne. L’iniziativa, che rientra nella campagna nazionale a sostegno dei referendum, culminerà con un’assemblea pubblica il 15 maggio.

Lo schieramento politico è già delineato: nella maggioranza di governo prevale la linea dell’astensione, strategia che di fatto ostacolerebbe il raggiungimento del quorum. Al contrario, Pd, M5s e Avs spingono per la partecipazione e sostengono il “Sì” ai quattro quesiti sul lavoro, con la sola eccezione del Movimento 5 Stelle, che ha lasciato libertà di scelta sul tema della cittadinanza.

Intanto, la campagna referendaria prosegue con eventi e dibattiti. Sabato 10 maggio, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini sarà in Piemonte per incontrare la cittadinanza, partendo da Alba e proseguendo a Bra. L’iniziativa, organizzata dalla Cgil regionale, rientra nel tour per sensibilizzare gli elettori sull’importanza del voto.