Soumahoro bis, spuntano due sospetti sul migrante anti-Meloni

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Nicola Porro INTERNO

Con Aboubakar Soumahoro che rischia seriamente la decadenza dalla carica di parlamentare della Repubblica a causa della condanna inflittagli dalla Corte d’appello di Bologna in seguito ad una serie di irregolarità riscontrate nella rendicontazione delle spese relative alla campagna elettorale che sancì la sua elezione alla Camera dei Deputati, le italiche sinistre sembrerebbero già aver individuato il loro prossimo idolo. (Nicola Porro)

Su altri media

La vicenda della scarcerazione di Njeem Osama Almasri, comandante della polizia giudiziaria libica ricercato per crimini contro l’umanità, continua a sollevare interrogativi sulla correttezza delle procedure giudiziarie italiane e sulle relazioni con la Libia. (Oggi Treviso)

– Di fronte a una richiesta di arresto giudicata quantomeno “irrituale”, la Corte d’Appello di Roma, e non il governo, ha deciso di scarcerare Osama Almasri Habish, capo della polizia giudiziaria libica. (Agenzia askanews)

In particolare hanno parlato di un arresto nei confronti del libico che - dicono - essere stato eseguito senza una preventiva consultazione col ministero della Giustizia, di un mandato della Corte penale internazionale con “gravissime anomalie” e dunque “radicalmente nullo”, di un espulsione su un aereo di Stato, come avvenuto altre volte. (rsi.ch)

Almasri, il ruolo giocato dal Guardasigilli e il silenzio chiesto alla corte dell'Aia

Una vittima e testimone delle torture inflitte dal comandante della polizia giudiziaria libica ha presentato una... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

L'informativa di Matteo Piantedosi e Carlo Nordio in parlamento è stato l'argomento fin qui di diversi programmi di approfondimento politico, che hanno ripreso le parole dei due ministri in Aula sul caso Almasri. (il Giornale)

Quelli dell’Aia, per come hanno trasmesso gli atti alle autorità italiane, e quelli della Corte d’appello di Roma, che hanno scarcerato il generale arrestato quarantotto ore prima dalla Digos di Torino. (Corriere Roma)