VIDEO: Ecco perché è giusto riaprire il caso di Fauso e Iaio dopo 50 anni

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Ci sono inchieste che è giusto fare anche a quasi 50 anni dai fatti? Io penso di sì. È il caso dell'indagine riaperta da poco dalla Procura di Milano sull'uccisione di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, ammazzati a sangue a freddo a Milano nell'aprile del 1978, giovani militanti del centro sociale Leoncavallo, allora come oggi Roccaforte dell'ultra sinistra (il Giornale)
Ne parlano anche altre testate
Telese Terme accoglie con profonda soddisfazione la decisione della GIP di Milano, Maria Idria Gurgo di Castelmenardo, di riaprire le indagini sull’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, detto Iaio, avvenuto il 18 marzo 1978 nei pressi del centro sociale Leoncavallo a Milano. (NTR24.TV)
In via Acca Larentia, dove il 7 gennaio 1978 subirono un agguato i due militanti del Fronte della Gioventù Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta. E all’Alberone, dove il 28 settembre dello stesso anno fu colpito al petto da un proiettile Ivo Zini, fermo sul marciapiede a leggere una bacheca dell’Unità. (Il Messaggero)
C’è un elenco di nomi, poco meno di una decina. Sono indicati negli atti che riaprono le indagini sull’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci – per tutti Fausto e Iaio – avvenuto la sera del 18 marzo 1978 (la Repubblica)

Il sindaco Beppe Sala plaude alla notizia della riapertura delle indagini sul loro omicidio. Il Consiglio comunale di Milano era stato fra i primi a sollecitare la riapertura delle indagini sull'assassinio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci (Fausto e Iaio), i due giovani militanti di sinistra uccisi il 18 marzo 1978, vicino al Leoncavallo (RaiNews)
Mio figlio mi manca da morire». «L'ho saputo dalla tv, all'inizio ho pensato alla solita cosa sp… (La Stampa)
Fu una pista nera, gli esecutori senz'altro gente dell'estrema destra. Da sempre penso a ogni pezzo di questo mosaico: era tempo di tensioni, avevano rapito Aldo Moro... (Tiscali Notizie)