Sanità in Sicilia: nuovo tariffario e sistemi in tilt

Sanità in Sicilia: nuovo tariffario e sistemi in tilt
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Giornale di Sicilia SALUTE

Il campo è lo stesso, delimitato dal nuovo nomenclatore ministeriale delle prestazioni sanitarie meglio conosciuto come decreto Schillaci, emanato lo scorso novembre, sospeso il 30 dicembre dal Tar del Lazio su input dei privati accreditati, quindi riattivato dallo stesso Tribunale su disposizione del Consiglio di Stato 24 ore dopo, generando non poca confusione tra gli addetti ai lavori. La partita in gioco è altrettanto caotica, ma duplice. (Giornale di Sicilia)

Ne parlano anche altri giornali

Laboratori di analisi e strutture convenzionate in agitazione per le nuove tariffe definite "sottocosto". Annunciate mobilitazioni e "serrate", è caos nella sanità Regna il caos negli ambulatori di analisi, nelle cliniche private e negli studi dei medici di famiglia. (Balarm.it)

'Il tema dell'introduzione, a livello nazionale, del nuovo nomenclatore tariffario, che ha ridotto i rimborsi per le prestazioni sanitarie eseguite dalle strutture convenzionate con le Regioni,... (Virgilio)

martedì 14 Gennaio 2025 “Il tema dell’introduzione, a livello nazionale, del nuovo nomenclatore tariffario, che ha ridotto i rimborsi per le prestazioni sanitarie eseguite dalle strutture convenzionate con le Regioni, è all’attenzione del mio governo. (ilSicilia.it)

Decreto Tariffe. Ciriani: “Possibile in tempi brevi apportare modifiche”

Queste spese possono essere a carico del paziente, interamente o parzialmente, oppure coperte da sistemi di assicurazione sanitaria pubblica o privata. Le spese sanitarie alcune volte sono difficili da sostenere, eppure nel 2025 potrebbero esserci delle notevole agevolazioni. (CUENEWS | Biomed)

La petizione lanciata dall’UAP – Unione Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata, che denuncia i danni gravissimi provocati da questa misura, sta rapidamente superando le 65.000 firme, dimostrando il forte appoggio da parte di cittadini e operatori preoccupati per il futuro della sanità italiana. (Il Giornale d'Italia)

Così il Ministro per i Rapporti con il Parlamento in risposta ad un’interrogazione di Italia Viva durante il Question time alla Camera. “In questo contesto, devo ancora ricordare la previsione introdotta dalla legge di bilancio 2025, circa la possibilità concessa a tutte le regioni di fissare tariffe anche superiori a quelle nazionali, a patto che le stesse regioni abbiano congrue risorse per garantire la conseguente spesa”. (Quotidiano Sanità)