Rissa in piazza Erbe, l'arrestato: «Sono della ’ndrangheta. Sbirri, ve la farò pagare»

L'Arena INTERNO

Ma è una frase soprattutto che dev’essere approfondita, quell’inquietante: «Sono della ’ndrangheta, ve la farò pagare sbirri figli di.».

Ha sulle spalle tre anni di carcere a Poggioreale, precedenti per reati contro il patrimonio e stupefacenti.

In questura è stato portato anche l’aggredito, un venticinquenne di Termoli, in provincia di Campobasso, cui è stata strappata la polo, e si è riservato di presentare denuncia. (L'Arena)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il primo cittadino scaligero ha quindi rivolto un pensiero di gratitudine alle forze dell'ordine: «Ringrazio gli agenti della Polizia di Stato, Locale e dei Carabinieri per il pronto intervento, che ha evitato il peggio, facendo l’immediata identificazione e il fermo dei responsabili». (VeronaSera)

Il giovane arrestato è accusato di lesioni finalizzate alla resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio e minacce a pubblico ufficiale. Una volta in Questura il 26enne ha continuato a tenere un comportamento minaccioso e aggressivo, finché gli sono state formalizzate le accuse. (Il Quotidiano del Molse)

Il giovane è accusato di lesioni finalizzate alle resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio e minacce a pubblico ufficiale (anteprima24.it)

Chiuso il bar, scenario della rissa. Qui, gli agenti della Polizia locale hanno assistito alla furibonda rissa scatenata all’interno di un bar nel centro di Verona e hanno immediatamente chiamato in loro soccorso le volanti della Questura per individuare i responsabili. (il Resto del Carlino)

È stato convalidato l’arresto del 26enne deejay di Pozzuoli (Napoli) fermato venerdì sera dagli agenti delle Volanti della questura di Verona dopo la rissa a colpi di sedie in un locale in piazza Erbe, nella quale erano rimasti coinvolti molti giovani avventori. (Corriere della Sera)

Il processo è fissato per domani con rito direttissimo Il giovane è stato quindi scortato in Questura e, una volta lì, ha continuato a tenere un comportamento minaccioso e aggressivo nei confronti delle forze dell’ordine, finché gli sono state formalizzate le accuse. (il Resto del Carlino)