U-Mask model 2, le mascherine vanno ritirate dal mercato

Prima Biella SALUTE

Il Ministero della Salute vieta di vendere le mascherine U-Mask Model 2 e impone “la misura del ritiro del medesimo prodotto” dal mercato.

Entro cinque giorni l’azienda produttrice dovrà provvedere al ritiro dal mercato dei prodotti a sue spese

Il caso. Le mascherine U-Mask non vanno vendute.

Le U-Mask risultavano, infatti, come dispositivi medici in base a certificazione di un laboratorio “privo di autorizzazione”, sottoscritta da un soggetto senza laurea. (Prima Biella)

La notizia riportata su altre testate

Adesso i pm di Milano hanno affidato una consulenza a un esperto per analizzare sia le U-Mask che le mascherine dell’azienda rivale che ha lanciato la segnalazione. “Siamo esterrefatti dal provvedimento cautelare annunciato ieri dal ministero della Salute riguardo U-Mask (Il Riformista)

"Siamodalcautelare annunciato ieri daldella Salute riguardo U-. Il blocco disposto dal dicastero nelle scorse ore - dopo l'inchiesta che ha evidenziato irregolarità nelle certificazioni - ha scatenato la dura reazione dell'azienda produttrice, che promette di difendersi dalle accuse. (Zazoom Blog)

Ideata dalla startup Narvalo, spin-off del Politecnico di Milano, la mascherina intelligente monitora i pattern respiratori dell'utente e ottimizza costantemente il flusso d’aria all'interno della maschera riducendo l’accumulo di calore, umidità e soprattutto CO2. (Today)

Lo stop della messa in commercio delle mascherine U-Mask è una notizia di ieri ed è una scelta del Ministero della Salute: secondo l'accusa, sarebbero state verificate da un laboratorio che non è a norma. (Fanpage.it)

Tra le priorità vantate dalla mascherina biotech, c’era non solo la possibilità di riutilizzarla, ma anche che il dispositivo avrebbe bloccato i contaminanti dell’aria sulla superficie della maschera stessa per poi distruggerli all’interno del filtro. (95047)

L’azienda ha poi aggiunto che lunedì 22 febbraio presenterà alle Autorità nuove certificazioni di analisi eseguite dai laboratori accreditati Accredia L’azienda produttrice ha però contestato il provvedimento del Ministero della Salute e annunciato l’intenzione di difendersi “nelle sedi opportune”. (Radio Gold)