Neonato morto, il parroco durante la messa: “C’è chi ha parlato troppo”
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Don Antonio Ruccia è tornato a Bari, nella parrocchia San Giovanni Battista del residenziale quartiere Poggiofranco, che ospita la culla termica dove è stato ritrovato il corpo di un neonato di circa un mese la mattina del 2 gennaio. Lui, quel giorno, si trovava a Roma. Al suo rientro ha accolto i fedeli durante la messa celebrata alle 19.30 sabato 4 gennaio. “Che il Signore ci dia la forza di su… (La Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri media
Il sacerdote, subito dopo il ritrovamento del cadavere, aveva rilasciato dichiarazioni pubbliche e poi aveva risposto alle domande della polizia ma, dopo che … (La Repubblica)
Il piccolo, un maschietto, pesava 2 chili e 800 grammi ed era stato partorito a termine, forse non in ospedale, anche se quest'ultima è solo un'ipotesi. Sono questi i nuovi particolari che emergono all'autopsia compiuta l'8 gennaio sul neonato, che sarebbe morto per ipotermia, anche se per stabilirlo con certezza serviranno i risultati degli esami istologici. (Corriere della Sera)
E’ di queste ore la notizia che il neonato trovato in una culla termica nella parrocchia di San Giovanni Battista a Bari sia morto per ipotermia causata dal mancato funzionamento del presidio. (Il Fatto Quotidiano)
Si è tornati infatti a parlare del caso del neonato trovato morto nella culla termica della Chiesa San Giovanni Battista di Bari lo scorso 2 gennaio. Lo ha dichiarato questa mattina il tecnico Vincenzo Nanocchio raggiunto telefonicamente dai giornalisti della trasmissione "Storie Italiane" condotto da Eleonora Daniele su Rai1. (quotidianodipuglia.it)
Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Stando ai risultati dell’autopsia effettuata dal dottor Biagio Solarino, il piccolo sarebbe morto per ipotermia. Quindi, quando è stato messo nella culla era ancora vivo, dubbio che c’era al momento del ritrovamento ma che adesso sembra essere stato fugato. (Casteddu Online)