Auto elettriche: in Germania sarebbero a rischio 400mila posti di lavoro

Forbes Italia ECONOMIA

Il passaggio dai motori a combustione all’elettrico è sostenuto in primis da regolamenti sempre più severi dell’Unione Europea sulle emissioni.

Ad esempio attenuando la perdita di posti di lavoro con piani strategici da parte delle aziende e creando centri di riqualificazione professionali su base regionale.

Centinaia di migliaia posti di lavoro nella sola Germania sarebbero a rischio, con conseguenze sociali e politiche ancora tutte da definire. (Forbes Italia)

La notizia riportata su altri media

Al primo posto la Germania, che dovrà garantire poco più di 700mila entro il 2030, mentre oggi la quota è di circa 15 / 20mila colonnine. I dati sono stati calcolati sulla base del raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Unione europea, che punta a raggiungere il traguardo delle emissioni zero entro il 2050. (Wired Italia)

Frattanto, l’Europa e gli USA sono ancora molto più indietro della Cina quanto a infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici. Nel 2019, la quota di mercato dei veicoli elettrici in Cina, il più grande mercato automobilistico mondiale, è quindi passata dal 4,5% al 4,7% del totale. (Qualenergia.it)

Obiettivamente le auto elettriche non inquinano quando si muovono, ma possono inquinare sia nel processo produttivo, sia nella stessa produzione dell’energia con cui si caricano le batterie. Molte fake news riportano dati e ricerche che sostengono che le auto elettriche inquinino più delle auto Diesel. (Info Motori)

I maggiori punti di ricarica, secondo i dati di Transport & Environment, saranno concentrati in Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna e Italia. Dal 2020, in particolare, aumenterà il numero di auto elettriche in circolazione e dal 2021 scatterà il nuovo limite di emissioni di CO2 fissate dalla Ue. (InvestireOggi.it)

Mobilità a batteria che almeno in questa prima fase, se da un lato non si può definire ancora pronta vista la mancanza di adeguate infrastrutture e visto la non ancora perfetta intercambiabilità di queste vetture con le comuni auto con motore endotermico , dall’altro può ritenersi particolarmente avvantaggiata rispetto alle cugine alimentate a combustibili fossili visto i numerosi incentivi all’acquisto, la minore tassazione, le agevolazioni sul bollo, superbollo, posteggi e accessi alle aree Ztl e così via discorrendo. (Automobilismo.it)