Salini Impregilo sarà WeBuild. A marzo il piano di sviluppo (Il Sole24Ore)

SoldiOnline.it ECONOMIA

Sarà il piano che avvvierà operativamente Progetto Italia, in un’ottica di ampliamento del raggio d’azione che oltre alle costruzioni potrebbe coinvolgere "altre opportunità finora non considerate e legate alle occasioni che stanno maturando nell’ambito delle concessioni".

23 gen 2020 ore 07:10. Il quotidiano economico riporta quanto emerso dal consiglio di amministrazione di Salini Impregilo sul nuovo nome della compagnia che sarà votato dai soci: "i promotori di Progetto Italia hanno trovato la sintesi sul nuovo nome da attribuire a Salini Impregilo: WeBuild". (SoldiOnline.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A fianco della famiglia Salini, che controlla la società con una partecipazione del 44%, tra i soci principali ora ci sono importanti investitori istituzionali stranieri oltre alla Cassa Depositi e Prestiti con il 18% e le tre principali banche italiane, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco Bpm, alle quali congiuntamente fa capo circa l’11% di WeBuild. (ilSaronno)

Non chiamatela più Salini Impregilo. Il Cda della società guidata ha approvato la proposta – da avanzare alla prossima assemblea degli azionisti per approvazione – del nuovo brand del Gruppo: WeBuild. (Industria Italiana)

(Simone Ferradini – www.ftaonline.com) Salini Impregilo +2,0%, prossima diventare WeBuild, guadagna terreno in scia all’intervista dell’a.d. (Investire Oggi)

Oltre i massimi di gennaio a 1,66 circa, le quotazioni potrebbero tentare di risalire la china verso quota 1,73, media mobile esponenziale a 100 giorni, poi fino a circa 2 euro, linea che scende dai massimi di aprile 2019 e picco del 22 ottobre. (Investire Oggi)

Per rappresentare questa evoluzione in continuità, nel complesso del sistema di brand identity, oltre al nome è stato sviluppato un font proprietario, il cosiddetto ‘We Build type’. Il Cda della società ha approvato la proposta del nuovo brand del gruppo che si chiamerà WeBuild. (Kongnews)

Presto perfezionerà l’acquisizione di Astaldi per poi proseguire con ulteriori ampliamenti del perimetro, con l’obiettivo di arrivare a un giro d’affari di 14 miliardi di euro con un portafoglio ordini di oltre 60 miliardi. (Reggionline)