Investirono il cognato del boss rivale, arrestate due persone a Reggio Calabria

Quotidiano del Sud INTERNO

Tempo di lettura 3 Minuti. REGGIO CALABRIA – Alle prime luci di questa mattina, al termine dell’operazionè “Full speed” della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, la Squadra Mobile ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa il 15 luglio scorso su richiesta della Dda dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di due 31enni reggini, Emilio Molinetti e Marco Geria, rispettivamente figlio e uomo di fiducia di Gino Molinetti, arrestato nell’operazione “Malefix”. (Quotidiano del Sud)

Se ne è parlato anche su altri media

Tragedia questa mattina di fronte all’ufficio postale di Santa Bona a Treviso: per un malore ha perso la vita una donna di 73 anni. Sul posto subito dopo sono giunti i sanitari del Suem 118 dal Ca’ Foncello. (Oggi Treviso)

Bari, 20 lug. (LaPresse)

Quando Benestare stava percorrendo via Croce Cimitero (strada isolata e priva di marciapiede), gli indagati, a bordo del Fiat Doblò, hanno accelerato e investito dolosamente la vittima. Quello che, in apparenza, sembrava un semplice incidente stradale, si è, invece, rivelato un tentato omicidio, programmato da tempo. (Gazzetta del Sud - Edizione Reggio Calabria)

Verso le 22.45 S.S., un ragazzo di 26 anni originario del Senegal, è stato aggredito da D. Il giovane aggredito è stato ricoverato al centro Grandi ustionati di Padova mentre il suo aggressore è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Santa Bona con l'accusa di tentato omicidio (TrevisoToday)

- dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di 2 reggini, Emilio Molinetti e Marco Geria, entrambi trentunenni, ritenuti entrambi responsabili di tentato omicidio, ricettazione e danneggiamento a mezzo incendio, tutti aggravati dalla circostanza dell’agevolazione mafiosa. (Il Lametino)

Stessa condanna inflitta al cognato, Orazio Maria Carmelo De Stefano, classe 59. Intorno alle 11, in via Croce Cimitero era stato investito Giorgio Benestare detto “Franco”, riconosciuto dagli inquirenti quale «esponente di spicco della cosca “De Stefano-Tegano”». (Corriere della Calabria)