L’omicidio di Umberto Mormile del 1990, cancellata l’ultima condanna: assolto Salvatore Pace. La rabbia dei familiari dell’educatore ucciso in un agguato

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Opera (Milano), 13 marzo 2025 – “Il fatto non sussiste”. Con quattro parole si è sgretolata la speranza dei familiari e di tutti coloro che da 35 anni attendono chiarezza e giustizia sull’omicidio di Umberto Mormile dell’11 aprile 1990. Il collaboratore di giustizia Salvatore Pace, accusato di aver collaborato, fornendo armi e mezzi, all’assassinio dell’educatore, è stato assolto ieri. La Corte d’assise d’appello di Milano, presieduta da Ivana Caputo, ha ribaltato la sentenza di primo grado con la quale a Pace erano stati inflitti 7 anni assieme a Vittorio Foschini, che aveva rinunciato all’appello. (IL GIORNO)
Su altre fonti
Lo ha deciso la Corte di Assise d'appello di Milano "perché il fatto non sussiste", ribaltando la sentenza di primo grado con cui l'uom… (La Repubblica)
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La riapertura dell'inchiesta era stata voluta dai familiari della vittima, e in particolare dal fratello, dalla sorella e dalla figlia, tutti assistiti dal legale Fabio Repici. (Corriere Milano)
Con la formula "perché il fatto non sussiste", i giudici hanno ribaltato la sentenza di primo grado con cui Pace era stato condannato in abbreviato a 7 anni di reclusione. (Fanpage.it)
Milano – La Corte di Assise d’appello di Milano ha assolto il collaboratore di giustizia Salvatore Pace, accusato dell’omicidio di Umberto Mormile, l’educatore del carcere di Opera assassinato dalla ‘ndrangheta nelle campagne di Carpiano, nel Milanese, l’11 aprile del 1990, mentre si recava a lavoro. (IL GIORNO)