Complotto contro il re in Giordania, coinvolto anche il fratellastro del monarca. 20 arresti

TG La7 ESTERI

esteri. "Sono confinato in casa" ha detto il fratellastro del monarca, Hamzah, in un video inviato alla Bbc.

"Nel Paese prevalgono corruzione e incompetenza".

E poi: "Mi hanno tolto internet e probabilmente questo è il mio ultimo messaggio"

(TG La7)

Ne parlano anche altri media

Solidarietà ad Amman da Usa e da paesi arabi del . Giordania: arrestati alti dignitari, «complotto contro il Re» Il Sole 24 ORE Giordania: complotto contro il re. Giordania: complotto contro re Abdallah? (Zazoom Blog)

Poi ha attaccato Hamzah i cui video hanno «distorto i fatti, invocando simpatia locale e straniera» Poi ha rivelato che «i servizi di sicurezza hanno monitorato una persona con collegamenti a servizi di sicurezza stranieri che comunicavano con la moglie del principe Hamzah». (Corriere del Ticino)

Si tratta del primo capo di Stato che ha chiamato il monarca hashemita dopo la diffusione della notizia di uno sventato golpe ad Amman. La Giordania ha anche limitato il movimento del principe Hamza bin Hussein, fratellastro di re Abdullah. (ExPartibus)

Il ruolo del fratellastro del re – ioIl nome più importante, però, è sicuramente quello di Hamzah bin Hussein. Hamzah (nato nel 1980) è stato nominato da Abdullah principe ereditario nel 1999 (HamelinProg)

Re Mohammed VI è il primo capo di Stato a parlare con Re Abdullah II dopo il tentativo di destabilizzare il Paese. Il Mohammed VI del Marocco è stato il primo capo di Stato nel mondo a contattare il Re Abdullah II dopo la rivelazione, sabato, dell’apertura di indagini sui tentativi di minacce alla sicurezza e la stabilità nel Regno Hascemita. (Mediterranews)

Questo weekend, in Giordania sono state arrestate circa 20 persone accusate di star preparando un colpo di stato contro il re Abdullah II. Tra queste c’è anche Hamzah bin Hussein, ex principe ereditario e fratellastro del re, che tramite il suo avvocato ha diffuso un video in cui dice di essere stato messo agli arresti domiciliari. (Rolling Stone Italia)