Giustizia, Faraone: "In questo momento c'è quello che Bonafede ha messo sul piatto, va cambiata la condizione di partenza. Sta vincendo l'idea giustizialista"

La7 INTERNO

Un fiume in piena attraversa la Sp635 che porta a passo San Boldo.

È il vello delle pecore che, lentamente, si muovono spronate dall’abbaio dei cani e che, lo scorso 30 aprile, hanno dato vita alle immagini spettacolari della transumanza sul passo tra Treviso e Belluno.

Sale tra i tornanti, dentro e fuori le gallerie, muovendosi lungo il nastro di cemento picchiettato di bianco con movimento quasi ipnotico riversandosi contemporaneamente su tre tornanti. (La7)

Ne parlano anche altri giornali

Pur non fidandoci dello strillo di Travaglio («La svolta Cartabia è quella di Berlusconi») e del manifesto («Cartabia stravolge Bonafede»), qualche lampo di semaforo verde lo vediamo. Quindi auguri alla ministra Cartabia e alla sua riforma, perché si ricordi che il suo ruolo è politico, prima che tecnico-giuridico (Il Riformista)

Come raccontato dal sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, “il referendum non danneggerà il processo di riforma: la democrazia diretta è sempre un plus, se esercitata nelle forme previste dalla Costituzione Ormai è chiaro che sulla Giustizia, l’Italia si gioca l’intero montepremi dei fondi europei per la ripartenza dalla pandemia. (LA NOTIZIA)

È chiaro che quello della Guardasigilli è un appello alla coscienza nazionale dei partiti, ma l’ex presidente della Corte Costituzionale sa quanto la politica si sia divisa nei decenni scorsi sulla giustizia. (L'Eco di Bergamo)

Sotto la lente d’ingrandimento c’è la riforma della magistratura onoraria, volta a snellire i tempi della giustizia: è forse quella col peso maggiore tra le condizioni per ottenere i fondi del Recovery. (QuiFinanza)

La riforma delle riforme. La riforma dovrà riguardare prima il processo penale, poi i metodi di elezione del Consiglio Superiore della Magistratura e infine il processo civile. (il mio giornale)

Sono servite ben 48 ore ai grillini per decidere che no, la riforma penale che ha in mente la ministra della giustizia Marta Cartabia non va affatto bene. 48 ore di studio e confronto interno che devono aver convinto il Movimento sulle reali intenzioni della Guardasigilli: archiviare la riforma Bonafede, considerata un obbrobrio giuridico da gran parte dei giuristi. (Il Dubbio)